A lanciare l'allarme era stata una donna: aveva visto due giovani feriti e, dopo aver prestato i primi soccorsi, aveva chiamato i carabinieri. Ora a distanza di due mesi nei guai sono finiti tre minorenni, due 17enni e un 16enne: nei loro confronti è stata mossa l'ipotesi d'accusa di concorso in rapina aggravata e su ordinanza del magistrato sono stati trasferiti in distinte comunità, tutte fuori dalla provincia di Frosinone. Si tratta di due romani e un salernitano che, all'epoca dei fatti, si trovavano in custodia in una comunità di Ceprano per altri reati contestati.
A loro sono risaliti i carabinieri nell'ambito delle indagini scattate dopo quanto avvenuto nella tarda serata del 28 luglio scorso a Ceprano.
I carabinieri di Ceprano, giunti sul luogo, oltre a rinvenire il telefonino in questione in una zona non molto lontana, dove era stato abbandonato, hanno subito fatto partire gli accertamenti per ricostruire l'accaduto e individuare chi aveva percosso i ragazzi. Già in prima battuta i sospetti si erano concentrati sui tre minorenni.
Ora per loro, ritenuti i responsabili e per questo indagati, il tribunale dei minorenni di Roma ha emesso il provvedimento cautelare di collocamento in comunità, dove sono stati condotti.