Evan, la nuova vita del talento del Frosinone: dal problema cardiaco al rientro contro la Roma un anno dopo

Evan, la nuova vita del talento del Frosinone: dal problema cardiaco al rientro contro la Roma un anno dopo
di Stefano De Angelis
4 Minuti di Lettura
Venerdì 21 Aprile 2023, 09:43 - Ultimo aggiornamento: 14:21


Dall'incubo alla speranza, dalla guarigione al ritorno in campo a distanza di un anno dall'ultima partita. Sullo sfondo la voglia di non arrendersi, di non mollare e la smisurata passione per il calcio.

È un'altra bellissima storia del magico mondo del pallone. È la seconda vita di Evan Yokoyoko Bouabre, vent'anni, per tutti Evan, giocatore della Primavera del Frosinone. Forte delle sue qualità, era arrivato alla corte di mister Gorgone nella scorsa stagione dopo essere stato scovato nel Corticella, club di Serie D dell'Emilia Romagna, nel Bolognese. Un talento. Potenza fisica, velocità, scatto poderoso, sfera incollata ai piedi e visione di gioco niente male. Non solo: tra le sue caratteristiche anche quella della duttilità, non poca cosa per chi vuole allestire organici competitivi e contare sull'intercambiabilità dei singoli. Da esterno destro di difesa a centrocampista per Evan non faceva differenza, al punto che il suo posto tra i titolari era blindato.

Una serie di doti che lo avevano messo in luce nella formazione che da lì a poco avrebbe centrato i playoff e poi il salto nella Primavera delle grandi, la Serie A dei giovani.

Tutto fantastico, meraviglioso. Il ragazzo e il club sognavano in grande. Evan, nato e cresciuto in Italia pur essendo la famiglia originaria della Costa d'Avorio, era un osservato speciale e probabilmente a fine campionato avrebbe anche fatto il suo esordio in Serie B con i Leoni di mister Grosso.

LO STOP FORZATO
Ma a volte le fiabe s'interrompono sul più bello, nel calcio così come nella vita. La data che sembrava aver spezzato le aspirazioni di Evan è il 23 aprile 2022, un anno fa. Il Frosinone Primavera affronta l'Ascoli, vince 2-0 e fa festa negli spogliatoi. Esulta anche Evan. Dopo quella sfida, però, il calciatore, allora diciannovenne, a seguito di alcuni controlli di routine viene fermato dallo staff sanitario del Frosinone. I medici notano qualcosa che non va nell'apparato cardiocircolatorio. Quanto basta per sottoporre il calciatore a una visita specialistica. Viene eseguita a Roma, nell'unità di Medicina dello sport del policlinico "Gemelli", al cui interno opera il centro "Benito Stirpe" voluto dal presidente del club, Maurizio, secondo le volontà del padre, il cavalier Benito. L'esito è uno choc, un fulmine a ciel sereno: seria anomalia congenita a una coronaria.

Eppure il ragazzo non aveva mai manifestato alcun tipo di problema cardiaco. In base al responso, però, per Evan arriva la sospensione dall'attività agonistica. Il quadro clinico, infatti, viene ritenuto delicato, ad alto rischio perfino per la vita dell'atleta. La decisione è soltanto una, obbligata: in queste condizioni non può continuare a giocare. Niente più allenamenti né partite. Ma non poteva stare tranquillo neanche lontano dai campi di calcio: ogni semplice sforzo, infatti, avrebbe rappresentato un pericolo per il suo cuore. A quel punto, per uscire dall'incubo, viene prospettata l'unica soluzione possibile, quella dell'intervento chirurgico. Così Evan, dopo un secondo consulto al policlinico "San Donato" di Milano, che non ha lasciato spazi a dubbi confermando il risultato del primo esame, viene operato dagli stessi professori dell'ospedale lombardo.

Da lì una lunga degenza e i successi controlli medici nel centro "Stirpe" del "Gemelli", secondo un preciso e accurato protocollo. Mesi in cui il giocatore è stato seguito con la massima attenzione dal Frosinone calcio, come d'altronde era già avvenuto nella fase precedente l'intervento. Per lui un lungo periodo vissuto con grande forza d'animo e determinazione con un solo obiettivo all'orizzonte: rientrare in gruppo e riprendere a calcare il manto verde con la casacca dei canarini. E l'alba di quel giorno è finalmente arrivata.

IL RIENTRO
Gli ultimi test, effettuati nei giorni scorsi, sono stati una sorta di liberazione: Evan è risultato perfettamente guarito e ha avuto il via libera per tornare a giocare con la maglia giallazzurra. Gli è stato rilasciato un certificato valido per tre mesi, una formalità, e ha già riabbracciato i compagni di squadra per l'ultimo scampolo di campionato. Evan, infatti, è tra i convocati per il match d'alta classifica in programma domani a Trigoria tra il Frosinone Primavera (quinto) e la Roma (quarta). Per lui, dunque, sarà il giorno del ritorno in una gara ufficiale. Ma il giovane calciatore guarda già al futuro, pronto a ripartire con lo stesso spirito battagliero per affrontare da protagonista la prossima stagione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA