La storia di Montecassino agli esami di maturità. Dom Luigi di Bussolo: "La ricostruzione sia un esempio di speranza per i giovani"

La storia di Montecassino agli esami di maturità. Dom Luigi di Bussolo: "La ricostruzione sia un esempio di speranza per i giovani"
di Elena Pittiglio
2 Minuti di Lettura
Venerdì 23 Giugno 2017, 16:31
"La scelta da parte del Miur per una traccia dell'esame di maturità ispirata alla storia di Montecassino e legata al terremoto che ha colpito il centro Italia, ci ha colto di sorpresa e nello stesso tempo ci ha rallegrato. Le distruzioni dell'abbazia e le successive ricostruzioni siano di esempio e di speranza per i giovani di avvicinarsi alla storia vedendola come un corpo vivo, come una realtà da conoscere più da vicino e non come una arida successione di date ed eventi”. E’ questo il commento di dom Luigi di Bussolo, presidente della Fondazione Montecassino, nell’apprendere che nei documenti del  saggio breve in ambito storico-politico su “Disastri e Ricostruzione” , scelto dal Miur,  per la prima prova degli esami di Stato, veniva citata  la storia dell’abbazia di Montecassino. Dopo 73 anni, per la prima volta, la storia di Montecassino,  è stata  scelta dal Miur  tra le tracce d’esame di maturità. Una traccia, però,  considerata da un’alta percentuale di studenti abbastanza difficile. E proprio a Cassino la traccia non ha ‘sfondato’. Al liceo linguistico e delle scienze umane “Varrone” di Cassino, su oltre 120 maturandi soltanto il 20% ha svolto il saggio breve storico-politico. Al paritario commerciale “Giulio Cesare” su  53 candidati soltanto sei si sono cimentati nel saggio storico. Anche al liceo classico “Carducci” su 120 candidati il 20 per cento circa ha svolto il saggio breve di storia. Tra questi Antonio Castelli che ci ha raccontato: “Ho parlato della storia dell’abbazia. Delle varie distruzioni: dai Saraceni fino alla seconda guerra mondiale. L’ho collegata ai disastri umani, perché nella seconda traccia c’era lo straripamento dell’Arno del 1966. Mi sono soffermato sul valore storico che ha avuto l’abbazia per la città.  Sono stato felice della scelta fatta dal Ministero perché ha dato una vetrina nazionale alla storia del Monastero”.  L’hai trovata difficile? “Sinceramente mi aspettavo tutt’altra traccia”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA