Tutto è cominciato nel primo pomeriggio di giovedì, quando i carabinieri della compagnia di Cassino assieme agli agenti della squadra mobile all'uscita del casello A1 a Cassino, hanno intercettato l'auto del poliziotto, era diretta al centro della Città Martire, per cui nel giro di alcune centinaia di metri è stato bloccato. Lui è apparso subito nervoso, è scattata la perquisizione e all'interno della sua auto, nascosti nel bagagliaio, sono state trovate diverse decine di panetti di hashish, per un totale, si scoprirà poi, di oltre 13 chili. Droga che avrebbe fruttato oltre 100 mila euro. Polizia e carabinieri hanno trovato, inoltre, appunti e indicazioni che hanno portato nel giro di poco alle abitazioni di due presone residenti a Cassino e in un centro limitrofo. A quel punto gli uomini del colonnello Giuseppe Tuccio e del Questore Filippo Santarelli, una volta informato il magistrato di turno alla Procura di Cassino, il dottor Roberto Bulgarini Nomi, hanno deciso di procedere alle perquisizioni domiciliari. Si sono diretti, a Napoli, a casa del poliziotto 54enne, dove sono stati recuperati altri 8 chili di hashish e un chilo e mezzo di cocaina, oltre a 60 cartucce di vario calibro. Per l'agente si sono aperte le porte del carcere San Domenico di Cassino.
I COMPLICI
L'attività investigativa non è si conclusa a Napoli. Gli appunti e le indicazioni trovate all'interno della sua auto hanno portato a perquisire un'altra abitazione a Cassino, dove risiede un uomo del posto, qui è stato sequestrato materiale per il confezionamento di droga e piccoli quantitativi di hashish e cocaina, per lui è scattata la denuncia a piede libero per detenzione di droga ai fini spaccio. All'interno di un'altra abitazione, dove si è arrivati, sempre grazie agli appunti trovati nell'auto del poliziotto, invece, sono state trovare, due pistole (una 357 Magnum priva di matricola e una calibro 6,35, risultata rubata nel Nord Italia), le armi, cariche e pronte per essere utilizzate, sono state sequestrate. L'uomo al quale gli investigatori hanno ricondotto il possesso è irreperibile, ma è stato denunciato a libero per detenzione illegale di armi e ricettazione.
Le indagini non sono chiuse: tremano decine di piccoli spacciatori che avrebbero, stando alla prima ricostruzione delle forze dell'ordine, ricevuto il fumo per immetterlo sulle piazze dello spaccio. Si cercano, dunque, i canali della distribuzione.