Gina Turriziani, la madre denuncia:
«Rubati gli effetti personali
dalla salma di mia figlia»

Gina Turriziani
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Martedì 25 Luglio 2017, 18:34
Non c’è pace per la famiglia di Gina Turriziani Colonna(nella foto) , la studentessa di Medicina (abitava nella vecchia via Gaeta, tra Frosinone e Ceccano) morta in un incidente stradale il 2 luglio scorso.
Ieri la mamma, Mirella De Persiis, distrutta dal dolore, ha sporto denuncia per furto. E lei stessa spiega il motivo: «L’ho fatto perché al momento in cui mi sono stati riconsegnati gli effetti personali di mia figlia ho potuto constatare che mancavano circa 300 euro e un braccialetto di valore. Ho fatto la denuncia perché ritengo che l’abnegazione del personale intervenuto per prestarle soccorso (tempestivo e professionale) non sia inficiato da persone estranee al servizio che hanno approfittato per rubare oggetti che, al di là del valore venale, rappresentano un grandissimo valore morale e affettivo. Mi auguro che i Carabinieri riescano a farmi riavere il bracciale e a far perseguire gli sciacalli che, approfittandosi del momento, si sono impadroniti di quanto detenuto da mia figlia».
Mirella De Persiis, è la madre di Gina Turriziani Colonna, la 27enne deceduta lo scorso 2 luglio in un incidente stradale verificatosi ad un incrocio di Borgo Grappa, alle porte di Latina mentre era a bordo dell’auto condotta dal fidanzato di Ceccano che si è scontrata frontalmente con un’altra macchina che aveva a bordo due coppie di fidanzati. Ebbene, dal cadavere della povera ragazza, stando alla denuncia della madre, sarebbero stati portati via soldi in contanti e, soprattutto, un braccialetto di valore.
Dell’accaduto la donna si è resa conto quando le sono stati riconsegnati gli effetti personali della figlia, così aggiungendo dolore ad altro dolore.
Un’opera di sciacallaggio? Secondo la donna è probabile. In altre parole qualcuno presente all’incrocio maledetto di Borgo Grappa, prima dell’arrivo dei carabinieri, si sarebbe avvicinato al corpo della studentessa portando via soldi e preziosi.
Dunque un gesto incredibile, se si pensa che, con l’arrivo dei carabinieri, i presenti sono stati fatti allontanare mentre i beni della ragazza sono stati presi in consegna proprio dai militari.
Non va scartata nemmeno un’altra ipotesi: ossia che nel trambusto e nella fasi successive al tragico incidente soldi e bracciale possano essere andati smarriti.
Intanto proseguono le indagini per fare luce sulla dinamica dell’incidente: entrambi gli autisti giurano di aver rispettato la segnaletica. Sarà ora la perizia commissionata dalla Procura a ricostruire l’accaduto.
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