Gestione dei rifiuti: la Saf punta ad un piano
da 13 milioni per rinnovare l'impianto

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Domenica 25 Giugno 2017, 18:53
Cinquecento mila euro di utili nel 2016 (a fronte dei 4,5 milioni del 2015) il taglio del 40% del conferimento, lavorazione dei rifiuti provenienti da fuori provincia e un piano d’investimento da 13 milioni per ammodernare l’impianto.
Sono questi i punti focali dell’attività svolta nel 2016 e il piano futuro dalla Saf, la Società Ambiente Frosinone, che gestisce l’impianto di trasformazione dei rifiuti, a Colfelice. L’assemblea dei soci, composta da tutti i comuni della provincia e dall’amministrazione provinciale, è convocata per mercoledì 28, quando, oltre al bilancio consuntivo del 2016, dovranno essere rinnovate tutte le cariche sociali (dal presidente al consiglio di amministrazione) e si dovrà votare la modifica del contratto di servizio con i Comuni.
LA RELAZIONE
Ma partiamo dal consuntivo 2016 che si aggira sui 30 milioni di euro. La relazione che sarà sottoposta all’assemblea dei soci vede (considerate le entrare e le uscite) un utile di 500 mila euro. Una somma decisamente inferiore a quella del 2015, perché ci sono stati tagli importantissimi, operati - per una precisa scelta del management della Saf - sul conferimento dei rifiuti da fuori provincia, ma non solo.
I numeri: nel 2015 sono state lavorate, come da autorizzazione, circa mille tonnellate di rifiuti al giorno, che, in termini di territorialità, erano suddivise per il 60% della provincia di Frosinone e il 40% di fuori provincia. Ciò ha portato, nel 2015 appunto, ad un utile di oltre 4 milioni di euro.
Nel 2016, invece, la politica gestionale dell’ente ha deciso di non lavorare i rifiuti provenienti da fuori provincia e pertanto la lavorazione totale è scesa del 40%.
Nè va dimenticato che, nel frattempo, è scattato l’aumento delle tariffe di conferimento dei rifiuti lavorati dalla Saf al Termovalorizzatore di San Vittore del Lazio.
Questi due fattori, appunto, hanno determinato un utile «minore» di 500 mila euro, appunto.
Ma come verranno investiti gli utili? Saranno accantonati.
IL PIANO
Il presidente Mauro Vicano e il Cda hanno infatti un piano ben preciso: rinnovare totalmente l’impianto di Colfelice con un progetto da 13 milioni di euro, già al vaglio della Regione, che sarà finanziato, appunto, dagli utili del 2015, già accantonati, e dai 500 mila euro del 2016 che saranno accantonati. Il restante sarà chiesto alle banche con un piano di finanziamento con rientro pluriennale.
Ma nella relazione ai soci il management punterà molto su alcuni punti di forza: in primis la continuità della lavorazione, anche in situazione di emergenza (come quando è stata bloccata la discarica di Roccasecca); tant’è che la lavorazione non è mai venuta meno e la Ciociaria non è mai stata sfiorata da situazioni critiche (come accaduto in altre grandi città italiane, sommerse dai rifiuti).
IL RINNOVO
C’è poi il rinnovo delle cariche sociali: a tre giorni dall’assemblea, non si prevedono stravolgimenti di sorta, per cui la riconferma del presidente Mauro Vicano appare scontata, anche perché nel corso della sua gestione ha cercato, attraverso l’operatività, un consenso trasversale con i sindaci. Insomma, è andato ben oltre gli schemi di partito, coniando una sorta di “civismo funzionale” per fornire il miglior servizio possibile ai cittadini, al di là delle colorazioni politiche dei territori.
C’è infine la discussione della proposta di modifica del contratto di servizio con i Comuni, chiesta da una decina di sindaci della media Valle del Liri, capitanati da Roccasecca e Colfelice. Ma 75 sindaci hanno già firmato il contratto così com’è, senza avanzare modifiche.
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