Gastroenterite e asma pediatrico: a Frosinone
i tassi di ospedalizzazione più alti del Lazio

L'ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone
di Denise Compagnone
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Giovedì 28 Luglio 2016, 19:30
Gastroenterite e asma colpiscono maggiormente, a giudicare dai dati pubblicati dal sistema Prevale (il Programma regionale valutazione degli esiti degli interventi sanitari) relativi all'anno 2015, i bambini della provincia di Frosinone che di altre province.
Per quanto riguarda la gastroenterite pediatrica, ad esempio, nel Lazio nel 2015 ci sono stati in totale 1311 casi di ospedalizzazione. Di questi ben 521 nella sola Asl di Frosinone. E' il dato più elevato di tutte le Asl del Lazio, comprese quelle di Roma, con un tasso grezzo x 1000, anche questo più elevato di tutte le altre Asl  della Regione (pari a 7,66). Dopo quella di Frosinone al secondo posto, c’è la Asl Roma 5 (ex Rm G) con 185 casi di ospedalizzazione e un tasso grezzo di 2,42. Per quanto riguarda le altre province del Lazio, esclusa Roma, c'è la Asl di Latina con 100 ospedalizzazioni, Viterbo 95 e Rieti 33. Il dato di Frosinone dunque è quasi tre volte superiore a quella di Roma. «Sembrerebbe, il condizionale è assolutamente d’obbligo - commenta il presidente del Consiglio provinciale Danilo Magliocchetti (FI) - un dato innaturale».
Per quanto riguarda l’asma pediatrico, nel Lazio, sempre nel 2015, ci sono stati in totale 211 casi di ospedalizzazione. Anche per questa tipologia, la Asl di Frosinone registra il dato più elevato di tutte le Asl del Lazio, con 29 casi ed un tasso grezzo x 1000 di 0,47 che risulta il più elevato della Regione. Segue quella di Frosinone, anche per l’asma, sempre la Asl Roma 5 con 27 casi di ospedalizzazione e un tasso grezzo di 0,39. Per quanto riguarda le altre Asl del Lazio Latina fa registrare 14 casi, Viterbo 8 e Rieti 2.
«Orbene, ribadendo la assoluta e totale volontà di non creare né allarmismi né altro genere di inutili preoccupazioni - continua Magliocchetti - ritengo tuttavia che il dato, poiché stiamo parlando di patologie che riguardano i bambini, vada analizzato attentamente e capito bene se ci possono essere eventuali correlazioni con qualche lontano fattore territoriale e/o ambientale, o se si tratta di semplice casualità. D'altronde, i dati in generale, non solo in ambito sanitario, servono proprio a questo: per studiare i fenomeni, per individuare eventuali cause e, se possibile, soluzioni e per informare correttamente la gente. A tale scopo, a settembre organizzerò, con il contributo di qualificati Medici e professionisti, un convegno a Frosinone proprio sullo studio dei dati sanitari della nostra provincia».
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