Garza dimenticata nell'addome (per 3 anni) dopo l'intervento: donna chiede i danni alla Asl di Frosinone

Protagonista una 55enne di Roccasecca, il marito: “Sono stati anni d’inferno”

L'ospedale di Sora, dove hanno "dimenticato" la garza
di Vincenzo Caramadre
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Lunedì 25 Marzo 2024, 12:33 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 07:28

Ha convissuto per quasi 3 anni con una garza nell'addome dimenticata nel corso di un intervento chirurgico alla cistifellea. Giornate d'inferno tra dolori, assunzione di farmaci e crolli psicologici, ora una donna dopo che è stata nuovamente operata per l'asportazione del corpo estraneo ha deciso di mettere in mora la Asl di Frosinone. La storia, suo malgrado, vede protagonista una 55enne di Roccasecca.

LA RICOSTRUZIONE 

Tutto ha avuto inizio il 4 marzo 2021, quando alla donna viene diagnosticata una disfunzione alla colecisti e come avviene in molti casi l'unica soluzione è l'asportazione. 
Dopo le visite iniziali viene sottoposta a “colecistectomia laparoscopica” presso l'ospedale Santissima Trinità di Sora.

L'intervento viene eseguito secondo i normali protocolli della chirurgia e il post operatorio appare tutto secondo l’ordinario decorso di guarigione, ma dopo qualche mese comincia ad accusare i primi dolori addominali. Minimizza assumendo antidolorifici e altri medicinali, ma con il passare dei mesi la situazione peggiora sempre di più e quei dolori le rendono la vita impossibile. Un quadro che preoccupa fino a far scattare nella donna e nei suoi familiari sospetti di patologie più serie. La scoperta del corpo estraneo nell'addome della signora viene fatta il 27 ottobre 2023, quando in preda a dolori lancinanti all'addome che si estendono fino alla schiena si reca al pronto soccorso dell'ospedale “Santa Scolastica” di Cassino. Sottoposta ad ecografia e tac per sospetta colica renale, l'esito lascia la donna senza respiro perché in prossimità della cicatrice viene riscontrata una “formazione ovale irpedensa”, cioè una probabile presenza di un corpo estraneo. Subito si pensa, vista la forma e le dimensioni pari a sei centimetri alla presenza di una, forse due garze lasciata all'interno dell'addome. Un'ipotesi. Un sospetto che dovrà essere accertata con un ulteriore intervento chirurgico. Intervento che c'è stato a fine febbraio scorso all'ospedale “Dono Svizzero” di Formia, dove all'esito delle dimissioni è stato accertata la rimozione del corpo estraneo: una garza, appunto. 

IL RACCONTO 

“Mia moglie ha vissuto 3 anni terribili, non dormiva la notte e il giorno aveva sempre dolori. Ha subito anche gravi ripercussioni psicologiche. Per quel che concerne gli aspetti legali abbiamo affidato tutto nella mani dell'avvocato Roberto Molle, a noi ora interessa che lei stia bene. Non mi esprimo sulla struttura dov'è stata operata mia moglie e sui medici. Voglio ringraziare, invece, chi l'ha riportata alla vita normale: il capo equipe il dottor Vincenzo Viola e il dottor Giuseppe Imondi. Grazie a loro”, ha detto l'uomo.
L'avvocato Roberto Molle, tramite pec, come detto ha messo in mora l'ospedale di Sora e la Asl di Frosinone con richiesta di risarcimento danni per via stragiudiziale, non escludendo l'azione legale in caso di indisponibilità a riconoscere il risarcimento. 

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