Sarà cruciale, in questa tornata, anche come decideranno di muoversi coloro che oggi rientrano tra gli indecisi, ovvero quelle formazioni politiche che ancora non si sono schierate, come la sinistra radicale (Prc in primis), come Area Popolare di Alfredo Pallone o come la Democrazia Cristiana, che ha dichiarato di voler essere della partita. Il Prc, in particolare, qualche settimana fa, ha lanciato un appello al centrosinistra, ribadito ieri a II Messaggero dal segretario Paolo Ceccano, perché si costruisca una coalizione civica di sinistra per sconfiggere il sindaco uscente. «Abbiamo chiesto, così come ha fatto anche la lista civica "La Tenda" di Paolo lafrate, a tutti i partiti di fare un passo indietro e di metter su una coalizione civica di sinistra a sostegno di un candidato che possa battere Ottaviani».
Ma a rivelarsi decisive potrebbero essere anche le mosse di alcuni singoli, come l'ex sindaco del capoluogo Michele Marini, o il segretario cittadino del Pd Norberto Venturi. Marini, ad esempio, nonostante la riconciliazione personale con Cristofari, non appoggerà il presidente dell'Ordine dei medici nella sua corsa alla fascia tricolore. Non gli ha mai perdonato infatti di aver sostenuto alle elezioni del 2012 un altro candidato (Marzi) e non lui. Cosi come non ha mai perdonato al suo partito la scelta di candidare lo stesso Cristofari a sindaco. «Non sono un mercenario, non sono sul la piazza - ha spiegato ieri l'ex sindaco - Semplicemente ho posto al mio partito dei quesiti politici che non sono stati risolti. Ne ho preso atto, ma resto comunque del Pd. Certo, per unire tutto il centrosinistra in questa tornata elettorale bastava un candidato normale che mettesse d'accordo tutte le anime e invece sono state fatte altre scelte. Ne prendo atto ma certo, non farò campagna elettorale per Cristofari. Lo sostenga chi l'ha candidato». Ma lei si candiderà? «No, voglio fare altre cose e non mi candido per ripicca».
© RIPRODUZIONE RISERVATA