Su questo si era concentrata, qualche giorno fa, anche l’attenzione del consigliere provinciale Danilo Magliocchetti (FI): «Mi chiedo se e quando si potrà mai fare una efficace politica di prevenzione oncologica in provincia se per fare una mammografia bilaterale bisogna ancora attendere questi tempi» aveva detto Magliocchetti. Ma ieri la Asl ha spiegato che un conto sono le mammografie inserite nei programmi di screening – la mammografia non a caso è uno dei tre esami inseriti nel programma di screening per la prevenzione oncologica a livello nazionale -, un altro quelle prenotabili via Cup.
«La Asl, in base alle risultanze dei dati forniti dal coordinamento aziendale per lo screening di cui è responsabile la dottoressa Anna Tellina – è stato spiegato ieri dagli uffici di via Armando Fabi - possiamo dire che Magliocchetti equivoca tra mammografia screening, per la quale non sono richiesti prescrizioni e passaggi al Cup, e mammografia clinica con prescrizione o mammografia di prevenzione, per donne fuori target, che prevedono prescrizione medica e passaggio al Cup. Nella nostra azienda in questi primi mesi del 2016 nell’ambito del programma screening mammografico – rivolto a un target di donne di età compresa tra 50 e 69 anni ed un round biennale - sono state invitate circa 17.000 donne ed eseguite circa 8000 mammografie screening».
Gli altri due programmi di screening attivati dalla Asl di Frosinone sono rivolti alla prevenzione del tumore della cervice uterina, con il quale si propone alle donne di età compresa tra i 25 ed i 64 anni di eseguire un pap test ogni tre anni, e quello per la prevenzione del tumore del colon retto, rivolto sia alle donne che agli uomini di età compresa tra i 50 ed i 74 anni. In questo caso si propone come test la ricerca del sangue occulto fecale, da effettuarsi ogni due anni. Quando il test di screening risulta positivo, vengono garantiti, sempre gratuitamente, gli accertamenti di approfondimento e, se necessario, i trattamenti.
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