Frosinone, donna murata in cantina: Cianfarani appella la sentenza a 25 anni

Frosinone, donna murata in cantina: Cianfarani appella la sentenza a 25 anni
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Mercoledì 8 Aprile 2015, 12:53 - Ultimo aggiornamento: 14:53
Omicidio Fava, la difesa di Tonino Cianfarani ha presentato appello alla sentenza di condanna a 25 anni di carcere. Lo ha fatto sapere, nella giornata di ieri, l'avvocato Ezio Tatangelo che assiste il muratore 42enne condannato in primo grado a25 anni per omicidio volontario e occultamento di cadavere. La vicenda risale al 3 aprile 2012, quando Samanta Fava scompare nel nulla, di lei si perdono le tracce per oltre un anno. La svolta nel maggio del 2013 quando gli investigatori della polizia, sotto la direzione del sostituto procuratore Alfredo Mattei mettono sotto torchio il muratore di Fontechiari. In un primo momento tenta di depistare le indagini confessando l'occultamento del cadere, dopo la morte per malore, nelle acque del Fiume Liri, ma dopo un mese e mezzo di indagini i poliziotti con l'ausilio di un georadar e di "orso" cane poliziotto che fiuta cadaveri, trovano il corpo di Samanta Fava murato nella cantina della casa in uso a Cianfarani che si trova a Fontechiari. L'accusa sin da subito per lui è di omicidio e occultamento di cadavere. Il 24 novembre 2014 è stato condannato dalla corte d'assise di Cassino a 25 anni. Ieri quella sentenza è stata appellata.