Frosinone, carte cliniche negate
per ragioni di copyright:
i giudici bacchettano la Asl

Frosinone, carte cliniche negate per ragioni di copyright: i giudici bacchettano la Asl
di Pierfederico Pernarella
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Giovedì 14 Dicembre 2017, 16:29
Viene sottoposto a un test psicodiagnostico, ma la Asl di Frosinone nega l’accesso all’intera documentazione per ragioni di copyright: il paziente ricorre al Tar e i giudici gli danno ragione bollando la motivazione dell’azienda sanitaria come scarsamente intellegibile. La pronuncia del tribunale amministrativo è arrivata in questi giorni. Il ricorrente era stato sottoposto a un test presso il centro di salute mentale di Cassino. Successivamente lo stesso ha presentata un’istanza di accesso chiedendo copia degli atti preliminari alla relazione psicodiagnostica, copia del test e di tutti gli atti di riferimento. La Asl però ha respinto la richiesta sostenendo che potevano essere visionati soltanto ai punteggi del test. L’altra documentazione non poteva essere trasmessa perché, secondo la Asl, «comprometterebbe il copyrigh e la salvaguardia della sicurezza del test stesso ed è limitata a coloro che sono legalmente e deontologicamente legati a detta sicurezza». L’utente si è quindi rivolto al Tar. I giudici amministrativi, dopo aver esaminato i fatti, hanno dato ragione al ricorrente, condannato l’ Asl e ordinato alla stessa di esibire la documentazione richiesta. I giudici definiscono la motivazione «scarsamente intellegibile» e nel merito osservano che il semplice accesso a qualsivoglia documenti, ancor di più se si tratta di dati sanitari che riguardano in prima persona chi ne fa richiesta, non comporta una lesione del diritto di autore. I giudici argomentano così: «Né il diritto di autore né la proprietà intellettuale precludono la semplice riproduzione, ma precludono, invece, al massimo, soltanto la riproduzione che consenta uno sfruttamento economico e, non essendo l’accesso lesivo di tale diritto all’uso economico esclusivo dell’opera, l’ostensione deve essere consentita nelle forme richieste da parte dell’interessato, ossia della visione e dell’estrazione di copia». In altre parole la Asl ha preso un abbaglio e ora è stata obbligata a fornire tutta la documentazione al ricorrente.
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