Fermate Tav in provincia di Frosinone, sei mesi per non farle andare via. Le sfide dei sindaci e le richieste dei pendolari

L'arrivo del Frecciarossa a Frosinone
di Domenico Tortolano e Giampiero Cinelli
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Martedì 16 Giugno 2020, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 16:27

Ferrovie dello Stato non ha fornito i dati sul numero dei viaggiatori di domenica e di ieri sul Frecciarossa che ha inaugurato le fermate intermedie in terra ciociara. Lo faranno più in là. E ieri comunque i prezzi dei biglietti sono stati abbassati rispetto a domenica. Se le fermate del Frecciarossa alle stazioni di Frosinone e Cassino attrarranno i viaggiatori lo si saprà entro i prossimi mesi.

I numeri saranno importanti. Si tratta di progetto sperimentale di sei mesi e con una scarsa utenza le Ferrovie dello Stato potrebbero interromperlo a dicembre.

 



Nelle cerimonie inaugurali di domenica scorsa nelle due città tutti si sono detti fiduciosi del progetto Tav anche se arriva sul territorio con 15 anni di ritardo rispetto all’entrata in funzione della linea veloce Roma-Napoli. Frosinone e Cassino puntano a sviluppare i flussi turistici e quindi a rinforzare l’economia. Interessate anche le grandi aziende come la Fiat con dirigenti e tecnici che potrebbero arrivare da Torino direttamente a Cassino anziché con le tappe di aeroporto e auto. E così per le fabbriche di Frosinone-Anagni. I sindaci di Frosinone a Cassino, Ottaviani e Salera, puntano a far incrementare l’offerta. Ossia più treni per favorire viaggiatori e turisti.

Sul punto, da settimane, batte Ottaviani che non ha voluto istituire il Consorzio Alta Velocità per promuovere valorizzare le fermate Tav soprattutto nell’area metropolitana di Roma: «Dobbiamo essere in grado di veicolare su Roma il concetto che, ad appena 40 minuti di treno i romani possono trovare una nuova zona Eur in periferia, con tutti i vantaggi e gli standard qualitativi di un capoluogo».

Domenica sera Salera ha parlato del suo progetto di potenziamento della Tav con il presidente Zingaretti. E tra breve verrà fissato un incontro a Roma per far inserire la seconda interconnessione di Cassino nord nel progetto del trasporto Ferroviario da presentare alle ferrovie. Un progetto ritenuto fattibile e poco costoso. Si tratta di realizzare cinque chilometri di deviazione dalla ferrovia lenta a quella veloce tra Villa Santa Lucia e Piedimonte. In questo modo i Frecciarossa che a Rocca d’Evandro fanno la deviazione dalla tav sulla linea lenta dopo la fermata di Cassino potrebbero rientrare subito sui binari tav.

«Sarebbe – dice il sindaco – una soluzione ottimale per rendere più veloce il percorso per Roma e la possibilità di attivare più treni per attrarre gli utenti. Insisteremo presso la Regione e presso FS per la seconda interconnessione che riteniamo importante per potenziare il traffico passeggeri e l’utilità della fermata dei Frecciarossa».

Il progetto sarà portato al Tavolo tecnico del Cosilam e in consiglio comunale per approvare la delibera del progetto. Inoltre Salera intende avviare il dialogo anche con la società del treno Italo. «Intendo conoscere – dice – le intenzioni di Italo se sono interessati ad un treno AV sulla linea Roma-Frosinone-Cassino-Napoli. Questo sia per aumentare il numero dei treni e sia per far abbassare il costo del biglietto». 

Soddisfazione per le fermate Tav arriva anche  dall’associazione dei pendolari ciociari “Roma-Cassino Express”. «La chiediamo dal 2014 e l’abbiamo ottenuta proprio come l’abbiamo pensata noi. Coroniamo una lunga battaglia, fatta anche di attese, buchi nell’acqua e di tanti no incassati. Sono sinceramente emozionato», dichiara Pietro Fargnoli, referente del comitato. 



Meglio però non accontentarsi: «Il risultato - prosegue Fargnoli - è evidente ma ancora non siamo di fronte a un servizio ben allineato alle esigenze dei pendolari. Per arrivare a una situazione ottimale abbiamo bisogno di più corse».

E riguardo ai prezzi dichiara: «Ovviamente il Frecciarossa costa di più, quindi chiederemo a Ferrovie, d’intesa con la Regione, di mettere a punto un’integrazione all’abbonamento annuale. Il nostro obiettivo è di poter usufruire del Frecciarossa aggiungendo 150-200 euro in più all’abbonamento che già paghiamo abitualmente. Se riuscissimo a stare sotto i 900 euro complessivi annui sarebbe l’ideale», afferma.



E sulle polemiche a Cassino, dove si vorrebbe un’altra stazione per il Frecciarossa è deciso: «Sbagliano a fare polemica, perché da oggi hanno un treno in più. Mi auguro che si superino i litigi tra piccoli centri, dato che il gioco di squadra ha portato i suoi frutti e dobbiamo saper guardare un po’ più in là».

Il referente osserva che «il Tav è la prova che Ferrovie dello Stato ha grandi progetti per quanto riguarda l’area Roma-Napoli passando per Cassino fino a Bari. Il nuovo modello di business porterà dei miglioramenti, è chiaro l’interesse affinché un lavoratore di Fca o di Saxa Gress possa spostarsi più velocemente. Sono certo quindi che questo treno sarà definitivo, l’ho capito dopo aver parlato con l’amministratore delegato di Fs Battisti. Non sarà tolto dopo la sperimentazione e allora ci vuole positività», ha sottolineato.

Infine anche una “frecciatina” per il sindaco Nicola Ottaviani: «Ravviso anche un lato comico. L’aver messo tutte le navette davanti all’entrata della stazione quando in realtà la fermata dei bus è stata spostata, solo per abbellire e rivendicare una vittoria in cui il sindaco non c’entra nulla. Il trasporto dei treni è un affare regionale, è la Pisana a stipulare i contratti con Ferrovie, e Ottaviani con me era sempre stato piuttosto scettico. Se devo dire grazie, mi rivolgo a Zingaretti».

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Sulla questione dei prezzi dei biglietti ancora troppo alti interviene l'associazione Codici.  «Questo risultato è un volano per l’economia del territorio ma in primis è un servizio per i nostri pendolari - dichiara il segretario Giammarco Florenzani - . E non possiamo permettere che la tratta Frosinone-Roma tav costi 20 euro. Interverremo immediatamente in CRCU e Osservatorio Trasporti a seguito delle tante istanze dei pendolari che in questi minuti si sentono presi in giro. La nostra prima proposta sarà quella di dare il servizio della alta velocità gratuitamente agli abbonati annuali come ristoro per i mesi di emergenza covid nei quali non hanno usufruito del servizio. La nostra seconda proposta sarà quella di dimezzare i costi del servizio». 

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