Eroina a fiumi dalla Campania,
scacco alla gang: otto arresti
​nell'operazione "Polvere della morte"

Eroina a fiumi dalla Campania, scacco alla gang: otto arresti nell'operazione "Polvere della morte"
di Vincenzo Caramadre
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Venerdì 16 Febbraio 2018, 08:27 - Ultimo aggiornamento: 15:02
Un sistema piramidale, ben organizzato, che comunicava in maniera criptica utilizzando escamotage social, dedito allo spaccio di cocaina ed eroina a Cassino. Un lungo cordone dello spaccio che da Secondigliano e dal litorale Domitio arrivava ai più popolari quartieri della Città Martire. Con quest'accusa all'alba di ieri in otto sono stati arrestati nell'ambito dell'operazione Dust of Death (Polvere di Morte), dalle gravi conseguenze dall'assunzione di droga, portata a termine dai carabinieri della compagnia di Cassino. Si tratta di sei uomini (cinque residenti tra Cervaro e Cassino e uno a Napoli) e due donne (una di Cassino e una di Napoli). In carcere su ordine del Gip del Tribunale di Cassino sono finiti: Antonio Izzi 51enne di Cassino, Carmine Curioso 40enne di Cassino, Luigi Pensati 42enne di Cervaro, Patrizia Iovine 42enne di Cervaro, Ottavio Spada 39enne di Cassino, Gennaro Peluso 43enne di Napoli. Ai domiciliari: Virginia Sauchelli 41enne di Cassino e Nunzia Casaburi 38enne di Napoli.

GLI ACCERTAMENTI
Le indagini dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Cassino, sono andate avanti per un anno e mezzo ed anno avuto inizio nel 2015, a seguito della morte, dopo aver assunto eroina, di Santino Antonio Marsella di 45enne anni, trovato cadavere in albergo di Cassino. I carabinieri del capitano Ivan Mastromanno hanno tracciato la rotta dello spaccio ed hanno chiuso il cerchio attorno alle otto persone arrestate ieri mattina e alle quali viene contestato lo spaccio in concorso di eroina e cocaina. Attraverso pedinamenti e osservazione, ma anche mirate perquisizione agli acquirenti è stato possibile ricostruire il presunto giro di spaccio che alimentava la piazza di Cassino. «La coppia campana (Gennaro Peluso e Nunzia Casaburi) - ha spiegato il capitano Ivan Mastromanno durante la conferenza stampa di ieri mattina - dal litorale domitio dalla piazza di spaccio di Napoli Secondigliano approvigiona Luigi Pensati, Ottavio Spada, Carmine Curioso e Patrizia Iovine che, poi, a loro volta, per lo spaccio al minuto si avvalevano di una serie di persone tra cui Antonio Izzi e Virginia Sauchelli».

TUTTO SU WHATSAPP
Il gruppo, stando alle indagini coordinate dal Pm Chiara D'Orefice, adottava un sistema di comunicazione criptico, utilizzare social network (WhatsApp e Facebook) per impedire di tracciare sia le comunicazioni tra loro che quelle con i clienti. Insomma erano molto attenti alle forme di comunicazioni e ogni volta che incappavano nei controlli delle forze dell'ordine usavano cambiare schede telefoniche intestate a terze persone, alcune della quali extracomunitari.

I RISCONTRI
I maggiori riscontri i carabinieri gli avrebbero avuto dalle dichiarazioni degli acquirenti-consumatori di eroina, anche perché nel periodo delle indagini sono stati arrestati in flagranza di reato due pusher locali e sono stati denunciati a piede libero altre quattro persone per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Tre, invece, i segnalati alla Prefettura di Frosinone quali assuntori di eroina. Il sequestro in totale di droga è stato di 150 grammi di eroina, 100 millilitri di metadone, vari bilancini di precisione, sostanze da taglio e materiale per confezionamento. L'operazione - ha concluso il capitano - riveste una particolare importanza per la lotta allo spaccio a Cassino anche perché il giro di affari e di diverse migliaia di euro al mese. Gli arrestati sono difesi tra gli altri dagli avvocati Giancarlo Corsetti e Mariano Giuliano e a breve compariranno dinanzi al Gip del Tribunale di Cassino, il dottor Salvatore Scalera, per l'interrogatorio di garanzia dove avranno la possibilità di difendersi dalla accuse mosse nei loro confronti.
 
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