Industria Frosinone, fermi 3mila addetti del settore chimico ma è boom produzione nel farmaceutico

Industria Frosinone, fermi 3mila addetti del settore chimico ma è boom produzione nel farmaceutico
di Emilano Papillo
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Giovedì 23 Aprile 2020, 06:00

Il settore chimico-farmaceutico traina l’economia della provincia di Frosinone in un periodo dove l’emergenza legata al coronavirus sta creando seri problemi a tutte le aziende sei vari settori. Sono 90 le aziende che hanno fatto richiesta di cig ed altri ammortizzatori sociali per far fronte alla grave crisi. Riguardano soprattutto aziende legate al mondo dell’auto e della gomma e plastica. I dipendenti interessati sono 3000. Nel farmaceutico nessuna richiesta ed i 4000 addetti lavorano a pieno ritmo.

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«In un panorama di richieste di ammortizzatori sociali con causale Covid che ha investito in tutti i settori industriali - spiega il segretario provinciale Cisl chimici, Antonella Valeriani. - seguiamo anche lavoratori che in questi mesi hanno lavorato assiduamente nonostante la paura garantendo servizi essenziali per la vita dei cittadini nei settori gas e acqua, farmaceutico, chimica e detergenza, energia e tessile con la riconversione di alcune aziende per la produzione di mascherine. Il lavoro e la sicurezza delle persone si sono realizzati grazie alla formazione/informazione delle persone che hanno acquisito consapevolezza delle nuove procedure di lavoro e alle buone relazioni industriali che hanno reso possibile la tempestiva istituzione di comitati di gestione della crisi all’interno dei luoghi di lavoro per l’applicazione del protocollo del 14 marzo, assicurando lavoro e salvaguardia di salute e sicurezza dei dipendenti».

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Particolare attenzione è stata prestata alle aziende farmaceutiche che stanno garantendo o garantire ai pazienti cure salvavita indispensabili: «Il settore ha mantenuto e in alcuni casi incrementato le richieste di farmaci - prosegue Valeriani - Iin alcune aziende del nostro territorio si producono anche farmaci utilizzati nelle terapie per combattere il coronavirus. Ora stiamo lavorando ai protocolli di sicurezza per la fase 2 che serviranno a gestire la convivenza con il virus nei prossimi mesi e la ripartenza delle aziende la cui attività è ferma».

Tra le farmaceutiche che tentano di tornare sul mercato anche la Biomedica Foscama acquistata di recente all’asta. La nuova proprietà ha promesso 30 riassunzioni tea i circa 70 ex addetti. L’operazione di dovrebbe concludere entro la fine del mese.

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