Controlli dei carabinieri forestali
a Ferentino. Trovati scarichi abusivi

Carabinieri Forestali a Ferentino
di Emiliano Papillo
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Venerdì 24 Marzo 2017, 17:41
Controlli a tappeto per tutta la giornata di ieri per quanto riguarda i reati ambientali a Ferentino da parte dei carabinieri del gruppo Forestale di Frosinone. I controlli hanno riguardato fossi, canali, fiumi nelle zone compre tra via Morolense, Cartiera, Asse Attrezzato e località Mola Bracaglia. Tante le criticità sulle quali stanno lavorando gli uomini del maresciallo Fernando Peruzza. Innanzitutto gli agenti forestali hanno passato al setaccio il canale Mola Bracaglia dove negli ultimi giorni ci sono stati due blitz con speciali robot per la videoispezione. Il robot usato da una ditta specializzata per conto dell’Asi è capace di individuare scarichi abusivi fino ad una profondità di circa 1,5 metri. Dai controlli è emerso per ben due volte che vi sono tre scarichi abusivi. Nei giorni precedenti dagli scarichi che finiscono direttamente nel canale Mola Bracaglia era fuoriuscita schiuma bianca con odore nauseabondo. Ci sono stati monitoraggi e controlli dei carabinieri forestali anche con l’ausilio dell’Arpa Lazio che ha prelevato campioni di acqua da analizzare. So è in attesa dei risultati delle analisi di laboratorio. A poca distanza si è concentrata l’attenzione sul fosso Morolense la cui acqua è utilizzata per irrigare i vicini terreni sono sono stati seminati ortaggi. I carabinieri qualche tempo fa hanno prelevato e portato ad analizzare all’Arpa Lazio di Roma gli ortaggi. Nel fosso Morolense era stata accertata la presenza di metalli pesanti cancerogeni nell’acqua tali da far preoccupare sia i carabinieri forestali che i residenti. C’è il timore infatti che durante il processo linfatico gli ortaggi possano esseri stati contaminati. Le prime analisi non hanno scongiurato del tutto le paure tanto da costringere i tecnici dell’agenzia regionale protezione ambiente a ripetere le analisi. Poi i cattivi odori sulla Morolense che hanno portato i carabinieri Forestali a controllare diverse aziende della zona alla ricerca delll’origine degli odori nauseabondi. Ieri infine dopo la denuncia di cittadini ed alcuni ciclisti sono partite le indagini dei carabinieri forestali e della Polizia Provinciale per il fiume Alabro dove per alcune centinaia di metri è stata accertata la presenza di schiuma bianca. Si indaga per risalire alla fonte dell’inquinamento che preoccupa non poco i residenti visto che nell’Alabro fino a poco tempo fa si pratica lo sport della pesca ed era uno dei luoghi privilegiati per mancanza di inquinamento dagli appassionati.
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