Cassino, ritarda la nomina dell'assessore al commercio, proteste dei senzacasa

Panorama di Cassino
di Domenico Tortolano
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Giovedì 23 Febbraio 2017, 23:11 - Ultimo aggiornamento: 23:12
 
Ritarda la nomina del nuovo assessore al commercio mentre continua a distanza la polemica tra il sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro e l’ex assessore  Tullio Di Zazzo. Motivo dello scontro la rimozione dell’assessore per mancanza di fiducia. Ha sempre detto D’Alessandro. e Di Zazzo in una nota scrive che anche lui “non ha alcuna fiducia nel sindaco” e comunica lo sollecita a mantenere gli impegni presi, al momento dell’accordo politico per il sostegno al ballottaggio, ossia a nominare un assessore che fa riferimento alle liste che appoggiarono la sua candidatura.  Il sindaco, però, ha ribattuto che indicherà  un nome segnalato solamente se Di Zazzo sottoscriverà  l’impegno di appoggio alla maggioranza. E intanto il presidente del consiglio comunale, Dino Secondino, ha convocato la massima assise cittadina per  il  27 febbraio alle ore 19. L’ordine del giorno prevede una serie di interrogazioni presentate dai consiglieri comunali di opposizione mentre l’ultimo tema da trattare sarà quello relativo all’approvazione del patto di gemellaggio tra le città di Cassino, Norcia e Subiaco. Tra le interrogazioni il caso immigrati e il caso Acea.
 Ieri mattina di nuovo è stato affrontato in comune  il problema dei senza casa.Il sindaco D’Alessandro insieme all’assessore ai Servizi Sociali, Benedetto Leone, al presidente del consiglio comunale, Dino Secondino e all’assistente sociale, Aldo Pasquale Matera, hanno incontrato i rappresentanti sindacali dell’A.s.i.a USB, Giacomo Cresta e Rino Tarallo, per discutere dell’emergenza abitativa che coinvolge particolarmente alcune famiglie della città. Sia l’amministrazione che le parti sociali, con il benestare dei nuclei familiari presenti all’incontro, hanno deciso di intraprendere un percorso sinergico volto alla risoluzione delle principali criticità riscontrate sull’argomento.  L’incontro è stato risolto con l’impegno delle due parti di lavorare sinergicamente per trovare possibili soluzioni abitative all’interno della città che possano permettere di risolvere le criticità che coinvolgono in particolare una decina di persone. “L’emergenza abitativa è forte – ha detto il sindaco– stiamo lavorando per trovare delle soluzioni concrete. Confrontandoci  con i rappresentanti dell’Asia USB abbiamo individuato una serie di possibili di percorsi da intraprendere per riuscire a dare una risposta alle famiglie che vivono in condizioni davvero critiche e proibitive. Intanto ci informeremo se veramente l’Ater ha terminato la realizzazione di alcuni alloggi in città e vedremo il da farsi prima che questi vengano occupati abusivamente. Rimaniamo, comunque, a disposizione sia delle parti sociali che delle famiglie per confrontarci su questa tematica”. 
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