Cassino, Maradona davanti al Gup per diffamazione:
ecco la data dell'udienza

Cassino, Maradona davanti al Gup per diffamazione: ecco la data dell'udienza
di Vincenzo Caramadre
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Venerdì 20 Gennaio 2017, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 18:45
 Diego Armando Maradona, sì proprio lui il 'pibe de oro', il prossimo 31 marzo dovrà comparire dinanzi al Giudice delle udienze preliminari di Cassino per una presunta diffamazione commessa in danno di Equitalia. Dopo la decisione del giudice monocratico del Tribunale di Roma che, a luglio 2016, ha accolto una istanza di incompetenza territoriale avanzata dai difensore dell’ex numero 10 del Napoli Calcio, il procedimento è passato al Tribunale di Cassino.  Al 'pibe de oro' viene contestato il fatto che in alcune interviste rilasciate tra "il maggio e il giugno del 2012" aveva detto di essere "vittima di una persecuzione basata su documenti falsi e procedure irregolari" da parte dell'ente di riscossione.  Le affermazioni sono state rilasciate a un giornale, distribuito in Campania, ma stampato a Cassino, per questo, secondo il giudice della Quarta sezione monocratica del Tribunale di Roma, la dottoressa Francesca Giordano, il processo deve essere trasferito per competenza a Cassino.  Per cui gli atti da piazzale Clodio a Roma lo scorso autunno sono arrivati a piazza Labriola, ufficio del Procuratore Capo Luciano D’Emmanuele. Proprio la magistratura inquirente cassinate ha esercitato, come previsto per legge, l’azione penale ed ha chiesto il rinvio a giudizio per Diego Armando Maradona, il numero 10 più forte della storia del calcio e per il suo avvocato. A fine marzo ci sarà l’udienza preliminare.
Diego Armando Maradona, arrivato in Italia negli ultimi giorni per prendere parte all’evento presso il teatro San Carlo di Napoli, è stato informato della sua vicenda giudiziaria a Cassino dall’avvocato Sergio Pisani. Moltissima l’attesa dei tanti appassionato di calcio e ammiratori del “pibe de oro”.
Un po’ tutti da mesi attendevano la date del processo, non certamente, per le sue sorti giudiziarie, ma per capire se arriverà o meno a Cassino. Un interrogativo che, al momento, rimane tale.



 
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