Cassino, il comune dichiara impignorabili
11 milioni di euro per cautelarsi dai creditori

L'aula consiliare del comune di Cassino
di Domenico Tortolano
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Sabato 24 Giugno 2017, 20:42
Il comune di Cassino si cautela dai numerosi creditori (una decina chiedono pagamenti per oltre 7 milioni di euro per vecchi espropri e saldo di fatture per lavori) stabilendo un vincolo di impignorabilità, per il secondo semestre, di somme necessarie per la copertura finanziaria dei servizi pubblici indispensabili e delle spese obbligatorie per legge.  “Questo – è detto nella delibera approvata dalla giunta comunale -  per evitare gli effetti negativi di eventuali procedure forzate da parte di creditori dell’ente.” In totale sono vincolati 10 milioni e 726 mila euro così ripartiti: 1.765.000 euro per pagare gli stipendi del personale dei prossimi tre mesi, rate e mutui per 1.543.000 euro e 7.418.000 euro per i servizi comunali. Le somme sono vincolate presso la tesoreria comunale rappresentata da Poste Italiane e Banca Popolare del Cassinate.  Intanto continua lo scontro verbale a distanza tra il sindaco Carlo Maria D’Alessandro e l’ex Giuseppe Golini Petrarcone mentre il Comitato per l’acqua pubblica chiede le dimissioni del primo cittadino per non aver mantenuto le promesse elettorali. 
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