Cani e gatti avvelenati con stricnina e chiodi, l'appello: «Fate attenzione»

Cani e gatti avvelenati con stricnina e chiodi, l'appello: «Fate attenzione»
di Roberta Pugliesi
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Venerdì 22 Luglio 2022, 08:46

Una morte atroce, fra sofferenze inaudite e spasmi incontrollabili. È quella che hanno patito diversi cani e gatti in questi giorni nel sorano, in particolare tra Sora, Isola Liri, Arpino e Fontana Liri, vittime di bocconi killer disseminati da persone senza scrupoli. A fronte di molti di questi animali che - in quanto randagi - muoiono da soli nelle campagne o in mezzo alle strade e che nessuno reclama, ce ne sono altri che invece hanno una famiglia. Che dinanzi alla morte del proprio amico a quattro zampe vogliono vederci chiaro, chiedendo così che vengano eseguite autopsie per chiarire le cause di decessi talvolta improvvisi e inspiegabili.
È accaduto ancora una volta ieri e la testimonianza drammatica è arrivata direttamente da un medico veterinario, il Dottor Andrea Mauti, che ha pubblicato sui social la copia di un referto di un cane che di sua iniziativa è stato sottoposto a necroscopia e a test tossicologico. «Un cane che era sanissimo - spiega il veterinario-, e per cui mi sarebbe risultata strana una mia negligenza professionale. Purtroppo esiste ancora chi si ostina ad utilizzare un veleno infimo, silenzioso ed altamente letale come la stricnina. Fate attenzione».
È solo l'ultimo caso: sono numerose le segnalazioni degli ultimi giorni che arrivano non soltanto dalla Valle del Liri ma anche dalla Valle di Comino. Il fenomeno non è nuovo e spesso aumenta proprio nel periodo estivo in concomitanza con l'abbandono degli animali che, vagando nei pressi delle abitazioni magari cerca di cibo o di una carezza, si imbattono in chi invece non vuole altro che disfarsene nel modo più veloce. E la polpetta avvelenata è uno dei metodi più diffusi. Ma non l'unico.
COSA FARE
«Accanto alle classiche esche con veleno per i topi e lumachina, sono tanti i bocconi avvelenati con metaldeide o addirittura un mix di veleno e polveri, in particolare chiodi e vetro - spiega ancora il dott. Mauti -. E forse sono proprio queste ultime le peggiori perché provocano nell'animale atroci dolori. Non è infrequente che questi episodi siano riconducibili anche a vendette nei confronti dei proprietari, che magari li lasciano incustoditi, consentendo loro di entrare nelle altrui proprietà dando fastidio. Ed a rimetterci sono sempre innocenti animali».
Il consiglio è quello di rivolgersi immediatamente al medico o ad una struttura veterinaria nel caso in cui ci si accorga dello strano comportamento dell'animale: i segnali sono inequivocabili. Il suggerimento è di indurre il vomito facendo ingerire acqua ossigenata, evitando il classico acqua e sale che può danneggiare i reni: «Più si interviene velocemente e più c'è possibilità di salvare l'animale. Anche se è doveroso dire che nel caso in cui abbia ingerito stricnina non c'è rimedio che possa strapparlo alla morte. Cosa che invece può avvenire nel caso della metaldeide. È comunque possibile limitare il dolore e calmare gli spasmi». Il veterinario mette in guardia su un nuovo metodo di avvelenamento: il vasetto di yogurt lasciato nei parchi: «L'animale anche se dotato di museruola può leccare e quindi avvelenarsi. Il consiglio migliore è sempre quello di sorvegliare il proprio amico a quattro zampe ed evitare che ingerisca qualunque cosa».
 

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