Antenna nel parco di Frosinone, il Comune prova a correre ai ripari: «Va rimossa»

L'antenna di via Mola Vecchia
di Gianpaolo Russo
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Sabato 14 Agosto 2021, 10:14 - Ultimo aggiornamento: 15 Agosto, 17:45

La mega antenna di via Mola Vecchia al centro del parco delle Fontanelle deve essere rimossa. A dirlo, ora e dopo tante polemiche, è lo stesso Comune di Frosinone che dopo aver verificato delle difformità, provvederà ad intimare alla società di telefonia mobile lo spostamento dell'impianto.

La storia, goffa, di questa antenna inizia ad aprile quando l'amministrazione Ottaviani su richiesta della società di telefonia mobile concede l'autorizzazione all'installazione dell'impianto. In pochi giorni la società costruisce il basamento in cemento ed installa un'antenna alta 34 metri visibile da vari punti della città. Un vero pugno nell'occhio, in una zona peraltro a verde, vicina al fiume Cosa e individuata dalla stessa amministrazione come area per realizzare il parco delle Fontanelle prevalentemente orientato ad ospitare bambini e studenti per via dei temi e delle essenze floreali che richiamano alle fiabe.

Parco, tra l'altro, già finanziato e il cui iter progettuale era a buon punto.

Poi è spuntata l'antenna. Polemiche a non finire e proteste da parte di residenti e associazioni.

Il bello inizia con lo scaricabarile tra i vari settori del Comune: urbanistico, attività produttive e polizia locale. L'assessore all'Ambiente Max Tagliaferri, stufo di essere finito sulla graticola, se la prende con i tecnici comunali e la polizia locale accusandoli di scarso controllo. Ora a distanza di 4 mesi e con notevole ritardo ci si è accorti che la posizione di quell'antenna è errata.

Sarebbe comunque una vittoria parziale

«L'ufficio urbanistica ha constatato che l'antenna autorizzata non è stata posizionata nel luogo indicato - spiega il dirigente del settore Attività Produttive, Vincenzo Giannotti -. Pertanto ora procederò, entro la fine del mese, a revocare l'autorizzazione, per le difformità riscontrate».
La società ha due possibilità: rimuovere l'antenna come ordinato dal Comune oppure impugnare la revoca dell'autorizzazione con un ricorso al Tar, ma c'è il rischio di una contestazione di abusivismo edilizio.

Nel caso in cui l'antenna verrà rimossa sarà comunque una vittoria parziale: verrà sì eliminata dal centro del futuro parco ma sarà comunque spostata più avanti di circa 70-80 metri. Ciò se da un lato consentirà di iniziare i lavori al parco liberato dalla presenza ingombrante dell'antenna proprio nel bel mezzo dello stesso, dall'altro sposterà l'impatto ambientale solo di alcuni metri. E considerando la presenza già di un'altra antenna proprio a ridosso dell'incrocio tra via Mola Vecchia e via Ciamarra più di qualcuno ha ribattezzato il futuro parco con il nome di parco delle antenne.

«Su questo aspetto la legislazione vigente aggiunge Giannotti conferisce allo sviluppo tecnologico e alle società del settore, un'indubbia forza. Quando le società ci indicano i luoghi prescelti per trasmettere le frequenze i luoghi difficilmente possono essere modificati».

C'è però anche un interesse economico alla base di alcune scelte da parte del comune: i privati pagheranno un'imposta sull'occupazione del suolo pubblico di 20mila euro l'anno.
 

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