Cassino, lezione di legalità di don Luigi Merola agli studenti del liceo scientifico 'Pellecchia'

Cassino, lezione di legalità di don Luigi Merola agli studenti del liceo scientifico 'Pellecchia'
di Elena Pittiglio
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Sabato 24 Settembre 2016, 18:16
“Per sconfiggere le mafie, per sconfiggere l’illegalità, così diffusa,  bisogna mettere da parte l’omertà.  Noi, invece, abbiamo le tre scimmiette sul nostro smartphone: non sento, non parlo, non vedo. La prima cosa per togliere di mezzo l’illegalità è togliere queste tre scimmiette, che hanno distrutto la nostra vita, i nostri affetti”.  E’ in sintesi il cuore della lezione sulla legalità che don Luigi Merola, il giovane prete coraggio del quartiere Forcella di Napoli, ha tenuto al liceo “Pellecchia” di Cassino.  Ad ascoltare don Luigi, oltre al preside prof. Salvatore Salzillo, vero  padrone di casa, erano presenti tutte le istituzioni del territorio: il  prefetto Emilia Zarrillo, il vescovo Gerardo Antonazzo, il sindaco Carlo Maria D’Alessandro, gli amministratori locali, le forze dell’ordine, i docenti. E, ovviamente, i protagonisti dell'incontro: gli studenti del quinto anno.  “Voi – ha esortato don Luigi, tra l’altro, presidente della fondazione ‘A voce d”e creature’, che accoglie ragazzi difficili -  non dovete subire la vita, ma dovete viverla”. Nel raccontare il suo arrivo e l’impatto con il quartiere  Forcella  ha sottolineato: “La prima cosa che sono venuto a dire, a voi ragazzi, è che noi preti siamo chiamati a salvare i peccatori. Io vengo definito prete contro la camorra. Una etichetta giornalistica che rifiuto. Noi, sacerdoti, siamo contro il peccato che commette la camorra e a favore del recupero di queste persone”.  Ai ragazzi ha detto ancora: “Studiate. E al mattino non alzatevi soltanto, ma svegliatevi anche. Chattate di meno.  Parlate guardandovi negli occhi. E riprendetevi la vostra identità di uomo: il dialogo”.  Nel ringraziare don Luigi, il vescovo Antonazzo ha affermato: "Sono tanti i preti, ma anche tanti i laici, i giovani che hanno, abbiamo, bisogno del tuo coraggio per imparare un po' di più". "Voi, ragazzi, dovete affrontrare la vita con gli strumenti giusti che sono quelli della conoscenza e dell'impegno costante. Sognate, non rinunciate ai vostri sogni". E' stato invece l'augurio rivolto dal prefetto Zarrillo agli studenti del "Pellecchia". L'incontro si è concluso con l'impegno, preso dal sindaco D'Alessandro, di  un nuovo incontro con don Luigi Merola, al Teatro Manzoni, coinvolgendo le quinte classe di tutti gli istituti superiori della città.  
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