Agenti e militari, le liste dei candidati
in divisa per ottenere l'aspettativa

Agenti e militari, le liste dei candidati in divisa per ottenere l'aspettativa
di Pierfederico Pernarella
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Mercoledì 24 Maggio 2017, 21:15 - Ultimo aggiornamento: 21:25
Vorrebbero porre fine ai privilegi politici, almeno così recita il nome di una delle loro liste che va per la maggiore, ma ai loro, di privilegi, non vogliono rinunciare. E se possono farlo, guarda un po’, è proprio grazie alla politica. Guai però a tacciarli di incoerenza. Se c’è una cosa che li contraddistingue sono la caparbietà e la sistematicità con cui perseguono il loro obiettivo. Quale? I maligni sostengono l’aspettativa per la campagna elettorale.
Sta di fatto che non c’è tornata in cui non siano presenti per correre, si fa per dire, alla conquista di Comuni e consigli comunali. Alla fine, quasi sempre, non prendono mai un voto, nemmeno per sbaglio, ma questo conta poco. Peccano un po’ di immaginazione. I nomi delle loro liste sono sempre gli stessi nella stragrande maggioranza dei casi: “Progetto popolare” oppure “Basta privilegi politici”. In quest’ultima tornata elettorale, in provincia di Frosinone, li troviamo a Castelnuovo Parano e San Biagio Saracinisco. Il primo, 885 abitanti, ha 6 candidati a sindaco, come a Frosinone. Il secondo, 365 anime, ha 5 aspiranti primi cittadini. In entrambi casi, nemmeno a dirlo, compaiono con i loro nomi di battaglia: “Progetto Popolare” e “Basta privilegi politici”.
Ma di liste così ce ne sono a iosa nei piccoli paesini del Molise, del Lazio, della Campania. I loro programmi, di anno in anno, sono sempre gli stessi. Spiccicati proprio, compresa l’inclinazione della fotocopia in versione Pdf. Cambia soltanto la firma in calce del candidato a sindaco di turno, la data e il Comune. Dettagli.
CANDIDATI IN DIVISA
A parte il nome, i programmi in dotazione come le armi di servizio, le fotocopie sbilenche e i paesini di poche anime, il vero denominatore comune è un altro: la maggior parte dei candidati a sindaco e degli aspiranti consiglieri quasi sempre è un esponente delle forze dell’ordine. Poliziotti, finanzieri, carabinieri, agenti di polizia penitenziaria, artiglieri. Quasi mai risiedono nei paesi in cui si candidano. Tutt’al più nella provincia o nei territori contigui. L’unica accortezza è quella di non candidarsi nelle circoscrizioni elettorali in cui prestano servizio. Per il resto, la legge è legge. E chi meglio di loro, in quanto esponenti delle forze dell’ordine, la conosce... la legge. Che in questo caso consente ai candidati, a sindaco e al Consiglio comunale, di godere di un’aspettativa per tutta la durata della campagna elettorale. Un mesetto. Al numero 8 il programma della lista “Basta privilegi politici” recita, in maiuscolo: “Rinuncia da parte degli amministratori eletti dei compensi spettanti”. In attesa di essere eletti, l’aspettativa da candidati è retribuita.
POKER DI CANDIDATURE
Ogni anno, complice anche la bella stagione in cui cadono le elezioni, l’appuntamento è fisso. Inevitabile imbattersi in storie curiose. Come quella di Emiliano Marsella, di Rocca D’Evandro, candidato a sindaco a San Biagio Saracinisco con la lista “Basta privilegi politici”. Sono quattro anni di fila che prova a fare il salto in politica. Il risultato è stato sempre lo stesso: zero voti. Nel 2014 si è candidato a sindaco nel Comune di Castelverrino, provincia di Isernia, 111 abitanti. Nel 2015 in quello di Sant’Angelo del Pesco, provincia di Isernia, 366 abitanti. L’anno scorso è stata la volta di Conca Casale, sempre provincia di Isernia, 195 abitanti. Lo abbiamo contattato telefonicamente, ma Marsella è stato categorico: «Non rilascio interviste».
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