«È un simbolo di speranza ogni nave che parte» dai porti dell'Ucraina. «Speranza per gli agricoltori ucraini, finalmente premiati per il loro lavoro», ma anche «speranza per i marinai, che sanno di poter navigare nel Mar Nero in modo sicuro ed efficace. E, soprattutto, speranza per le persone e i paesi più vulnerabili del mondo». Lo ha affermato il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres parlando dal porto di Odessa.
«È molto emozionante per me essere qui oggi a Odessa e vedere il grano caricato su una nave», ha detto Guterres, esprimendo allo stesso tempo tristezza nel «vedere questo magnifico porto e i suoi terminal praticamente vuoti». L'auspicio è quello di tornare «presto» al porto di Odessa «e vedere un porto vivace e attivo, con tutti i terminal in piena attività». Guterres ha quindi affermato che è particolarmente importante essere in questo porto ucraino in occasione della Giornata mondiale degli aiuti umanitari e si è rammaricato per la chiusura del terminal di Odessa per mesi a causa della guerra lanciata dalla Russia contro l'Ucraina. Grazie agli sforzi diplomatici dell'Onu e della Turchia, la situazione è cambiata con «un accordo senza precedenti», ha aggiunto. «In meno di un mese, 25 navi hanno lasciato Odessa e altri porti ucraini, cariche di cereali e altri generi alimentari, con altre in arrivo. Hanno trasportato oltre 600 tonnellate di generi alimentari: cereali, mais, olio di girasole», ha ricordato. Infine un appello: «dobbiamo tutti fare di più per garantire il pieno accesso globale ai prodotti ucraini, nonché ai fertilizzanti e al cibo russi», ha concluso Guterres.