Nola, l'anfiteatro tornerà a essere accessibile

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L' anfiteatro romano di Nola tornerà a essere accessibile. La Soprintendenza per l'area metropolitana di Napoli ha intrapreso nuove attività di scavo e messa in sicurezza dell'area archeologica. I nuovi scavi rappresentano il primo intervento di un nuovo progetto che punta a recuperare l'intero anfiteatro e rendere fruibile al pubblico l'area che comprende anche le mura. Il personale della Soprintendenza non esclude che possano venire alla luce altre scoperte. I lavori in corso restituiranno all'area l'antico aspetto con la rimozione delle strutture contemporanee che hanno ricoperto il sito. «L'intervento attuale consente di approfondire la conoscenza dell' Anfiteatro e di considerare la possibilità di nuovi lavori di scavo, restauro e valorizzazione dell'intera area archeologica situata nel Comune di Nola - spiega il soprintendente per l'Area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo - La soprintendenza metropolitana lavorerà nei prossimi mesi alla realizzazione di un progetto complessivo, che consentirà di stimare le risorse necessarie ed i tempi di realizzazione delle opere, grazie anche alla predisposizione di uno specifico programma di gestione delle attività». Al termine dell'intervento in corso sarà possibile osservare le gradinate di tufo della cavea settentrionale, con i corridoi voltati che ne consentivano l'accesso e l'interno delle mura urbiche, scandite da possenti contrafforti a intervalli regolari. Conosciuto fin dal XVI secolo come Anfiteatro Laterizio, l'antico edificio per spettacoli dei gladiatori fu tra le monumentali opere edilizie che realizzate nel contesto di un grande ampliamento dell'antico centro urbano verso nord, a seguito della deduzione di una colonia di cittadini romani, promossa da Silla, dopo la conquista della città, poco dopo l'80 a.C. L'edificio fu addossato parzialmente alle nuove mura urbiche, il cui prospetto esterno, da sempre a vista, ha guadagnato alla località in cui insistono il nome di Antica Muraglia.