«Star Wigs: la mano italiana crea»: in mostra a Washington le opere d'arte degli artigiani del cinema

I costumi indossati da Jane Fonda nel film Barbarella (sartoria Farani
di Anna Franco
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Domenica 14 Aprile 2013, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 13:13

Le chiamavano semplicemente maestranze ma da maestri hanno scritto la storia del cinema. Silenziosamente, a testa china su stoffe, ricami, uncinetti e intrecci di pelle, sotto una luce che li aiutasse a non perdere di vista alcun dettaglio, ma decisamente lontano dai fari dei riflettori e dai flash.

Sono gli artigiani del cinema: costumisti, sarti, truccatori, che agiscono dietro le quinte e permettono a un attore di diventare personaggio e a una pellicola di durare in eterno entrando nell’immaginario collettivo. È a loro che è dedicata la mostra «Star Wigs: la mano italiana crea». L’esposizione, ideata e realizzata da Dress in Dreams di Elisabetta Cantone e Francesca Silvestri, sarà allestita dal 30 aprile al 6 maggio presso l’ambasciata italiana a Washington e si inserisce tra gli appuntamenti ufficiali promossi dal ministero degli Affari Esteri per l’Anno della cultura italiana negli Stati Uniti. «Abbiamo ritenuto fosse importante – sottolinea Elisabetta Cantone – e doveroso omaggiare i mestieri del cinema.

E tutti quelli artisti che col loro lavoro da Cinecittà a Hollywood rendono grande un film e consentono a un attore di calarsi perfettamente nel personaggio».

I CAPOLAVORI

Così nell’imponente hall dell’ambasciata e nelle sue balconate superiori echeggeranno le note del valzer de Il Gattopardo grazie ai pizzi, che richiesero tre settimane di lavoro, dell’abito indossato al ballo da Angelica, interpretata da Claudia Cardinale, a quello di Rina Morelli, moglie del principe di Salina, e al frac di Burt Lancaster, disegnati da Piero Tosi, realizzati dalla Safas e ora appartenenti alla collezione della Costumi d’arte Peruzzi. Tra i colonnati volteggeranno le mise e i bustier dell’ultima regina di Francia, Marie Antoinette, disegnati da Milena Canonero per il film di Sofia Coppola, che vinse proprio l’Oscar per i costumi. Gli abiti, indossati da Kristen Dunst e realizzati dalla GP11 e ora appartenenti alla collezione della The One, dimostrano che cura d’arte per pieghe e rouche sia anche nei sottogonna e nei dettagli. Si riferiscono allo stesso periodo storico e sono disegnati sempre da Milena Canonero e appartenenti alla The One anche i costumi indossati ne L’intrigo della collana da Hilary Swank e Joely Richardson.

Dal Casanova di Federico Fellini provengono, invece, gli abiti delle dame e quelli indossati da Donald Sutherland, realizzati con perizia dalla sartoria Farani che proporrà i futuristici di Barbarella per Jane Fonda, mentre la regalità austera e sensuale di Cleopatra interpretata dall’indimenticabile Liz Taylor irromperà con una tunica verde ricamata in oro e una viola ricamata in bronzo, realizzati da Peruzzi.

QUESTIONE DI TESTA

Oltre a organze e chiffon, protagoniste saranno anche le parrucche, opere d’arte uniche create tutte dalle mani esperte del team Rocchetti & Rocchetti e che saranno allestite su basi create dagli studenti del Corcon College of Art and Designer di Washington. «I nostri prodotti sono come un abito di alta moda – racconta il premio Oscar Manlio Rocchetti, a capo dello storico laboratorio romano fondato nel 1874 e capitanato da donna Fernanda che a 90 anni è ancora il deus ex machina - Vanno prese le misure del giro testa, della fronte, delle tempie, del collo e tra le orecchie e poi si crea un modello in gesso.

I capelli vengono tessuti sul tulle con un uncinetto a uno a uno, in prospettiva della pettinatura». Un lavoro appassionato che richiede almeno cinque giorni per ogni creazione e che è ben rappresentato nella mostra dalla frangia nera intrecciata d’oro di Cleopatra, dallo chignon guarnito di roselline bianche di Angelica de Il Gattopardo, dai riccioli della Kidman e delle ballerine di Moulin Rouge!, dalle volute di Casanova e dalle strutture per Marie Antoinette, con tanto di piume e uccellini.

L’evento della mostra, che gode del patrocinio dell’Ambasciata italiana, della Camera di Commercio di Roma, di Roma Capitale, della Regione Lazio e di Finmeccanica North America, si aprirà alla presenza dell’ambasciatore Claudio Bisognero, dell’addetto culturale Renato Miracco e del Console Cristiano Maggipinto. In programma anche un importante documentario, Handmade Cinema (prodotto dall’Enourmous Film di Luchino Visconti di Mondragone), che sarà presentato all'ambasciata italiana da Laura Delli Colli, realizzatrice del documentario insieme a Guido Torlonia. In mostra anche gli originali ricollage di Brivido Pop e le teste che riproducono Maria Antonietta e Cleopatra firmate dall’artista italo-persiano Howtan Re.

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