Terremoto in Emilia, sette morti e 3.000 sfollati. Feriti, crolli e danni enormi

Un edificio parzialmente distrutto a Finale Emilia
8 Minuti di Lettura
Domenica 20 Maggio 2012, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 12:36

FERRARA - La terra trema nel Nord Est: alle 4.04 una scossa di terremoto di magnitudo 6 ha sconvolto l'Emilia Romagna. Alle 15.18 un nuovo sisma di magnitudo 5.1: crollata la Torre dell'Orologio a Finale e un vigile del fuoco rimasto ferito. Il bilancio di sette morti, almeno 50 feriti e 3.000 sfollati. I danni maggiori a Sant'Agostino e Finale Emilia. Quattro operai, una donna tedesca di 37 anni, un'anziana ultracentenaria e un'altra anziana che era stata colpita da ictus subito dopo la scossa le vittime del tremendo terremoto. Il premier Monti, che ha anticipato il suo rientro dagli Usa, martedì decreterà lo stato di calamità naturale. Il Pontefice ha pregato per le vittime, mentre il presidente della Repubblica Napolitano si è complimentato con chi ha gestito l'emergenza. La notizia del terremoto ha fatto il giro del mondo, ripresa dai maggiori quotidiani e televisioni straniere. Ingenti i danni ai monumenti. «Trenta secondi di terrore» il racconto di una testimone.

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

Tremila sfollati. Sono circa tremila gli sfollati nei territori dell'Emilia-Romagna colpiti dal territorio. La maggior parte, circa 2.500, si trovano nel modenese, gli altri 500 in provincia di Ferrara (IL RACCONTO DEGLI SFOLLATI). Sono stati 108 i pazienti trasferiti dagli ospedali modenesi: 88 da Mirandola e 18 da Finale Emilia, evacuati in via precauzionale (gli ospedali non sono stati dichiarati inagibili) e ospitati in altre otto strutture. Nella provincia non ci sono stati feriti gravi. Dalle 4 alle 19 sono state circa 450 le chiamate al 118, di cui 150 a seguito delle scosse.

VIDEO

Crolla un capannone: morti due operai

Le vittime. Due operai, Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni, stavano lavorando a nella fabbrica Sant'Agostino Ceramiche: sono morti schiacciati sotto il crollo del tetto. «Mi sembra di vivere un incubo», racconta Vittorio Battagia, rappresentante sindacale della fabbrica. Le vittime avrebbero terminato il loro turno di lavoro alle 6 (i genitori di Nicola Cavicchi: oggi non doveva lavorare). Un altro operaio è morto nel crollo di un capannone industriale a Ponte Rodoni di Bondeno (il video della fabbrica crollata). E' morto anche Gerardo Cesaro, 57 anni, prossimo alla pensione, deceduto sotto le macerie della fonderia Tecopress di Sant'Agostino. Sul posto il figlio della vittima, che ha assistito al recupero del corpo del padre.

Le due donne sono morte per lo spavento: la donna tedesca a Sant'Alberto di San Pietro in Casale (Bologna), l'ultracentenaria a Sant'Agostino. Il quarto operaio morto è un marocchino di 29 anni morto a Ponte Rodoni, località di Bondeno, poco più di 15 mila abitanti in provincia di Ferrara. Lavorava alla Ursa, azienda di polistirolo espanso, e il suo turno sarebbe terminato alle 5. L'uomo è stato colpito in testa da una trave.

FOTO

Panico e vittime

Tre donne morte per lo spavento. Per un malore è morta una donna tedesca di appena 37 anni, Gabi Ehsemann, che si era trasferita in Italia a gennaio, per lavorare alla Carpigiani, storica azienda di macchine da gelato di Anzola dell'Emilia. Ha perso la vita per lo spavento anche una ultracentenaria a Sant'Agostino. E una donna di 86 anni si è sentita male dopo la forte scossa di terremoto della scorsa notte ed è deceduta dopo il ricovero all'ospedale a causa di un ictus. L' anziana, Anna Abeti, abitava a Vigarano Mainarda.

Le scosse (la mappa del terremoto). La scossa più forte di magnitudo 6 alle 4.04 e con ipocentro a 5,1 km di profondità (dai precedenti 10,1). Nella stessa zona, alle 5.35 è stata registrata una replica di magnitudo 3.3 e, alle 5.44, una terza scossa di magnitudo 2.9. Nell'arco della giornata sono state avvertite ulteriori scosse d'assestamento, circa un centinaio. In particolare alle 15.18 un nuovo sisma di magnitudo 5.1: è caduta la Torre dell'Orologio a Finale e un vigile del fuoco è rimasto ferito. E' stata avvertita anche a Milano e Bergamo. La sequenza delle scosse, fanno sapere dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), dovrebbe rallentare nelle prossime ore, ma non è possibile escludere che possano esserci altri forti eventi sismici.

VIDEO

Scossa in diretta

L'epicentro. L'epicentro della prima scossa di magnitudo 6 è stata registrata a 36 chilometri a nord di Bologna - dove la gente è scesa in strada per la paura, ma non si registrano danni particolari - tra le province di Modena e Ferrara. Finale Emilia, nel Modenese, e Sant'Agostino nel Ferrarese, i centri più colpiti.

VIDEO

La terra trema in Emilia Romagna

In provincia di Bologna 14 persone evacuate. Sono stati inoltre accertati il crollo di una statua all'interno della Chiesa di San Giovanni in Persiceto e crepe e inagibilità alla chiesa di Caselle di Crevalcore. Dalle case adiacenti sono state evacuate per precauzione 14 persone. Calcinacci sono caduti nella chiesa di San Matteo della Decima. In località Ronchi presso comunità terapeutica caduta tegole dal tetto e varie crepe interne si sono aperte sui muri dell'edificio. A Galeazza (castello di Galeazza) è caduta la parte superiore della torre.

Salva per miracolo una bimba di 5 anni: Sos da New York. Una telefonata arrivata da New York ha avvertito il centralino del 113 di Roma che una bimba di cinque, Vittoria Vultaggio, era sepolta sotto le macerie di un palazzo. Da Roma è stata chiamata Modena e la bimba si è salvata. A chiamare il figlio di una famiglia vicina di casa di Vittoria che abita a New York e che aveva telefonato ai genitori per sapere come stavano. I genitori gli hanno detto che non riuscivano a chiamare i soccorsi per problema di linea e hanno sollecitato il figlio che lavora alla Columbia University a chiedere aiuto (continua a leggere).

Chiesa crollata a Mirandola: bimbi salvi. «Questa mattina dovevano esserci le comunioni - ha detto a Sky Tg24 il parroco della chiesa di Mirandola - Per fortuna i nostri ragazzi si sono salvati. Se fosse successo qualcosa ai nostri bambini sarebbe stato tremendo, invece, ringraziando Dio, ci sono danni solo alla chiesa».

Palazzo crollato a Finale Emilia: salve 11 persone. Il Palazzo dei Veneziani, storico edificio di Finale Emilia, gravemente colpito dal terremoto, è parzialmente crollato e le 11 persone di tre famiglie che vi abitavano si sono miracolosamente salvate. Per uscire dalla corte hanno dovuto abbattere a spintoni un muro di cinta. A raccontarlo uno dei superstiti, Vincenzo Stefanile, che ha negato che ci siano stati feriti nel crollo. «In casa è venuto giù tutto, mobili, televisore, piatti, lampadari, ma non ci siamo fatti niente - ha detto - siamo tre nuclei, il crollo per fortuna ha riguardato il tetto e un solaio dove non c'era nessuno. Siamo riusciti a salvarci, senza danni».

Danni anche a San Felice, dove è crollata la chiesa e vengono segnalate gravi lesioni a molti edifici storici tra cui il municipio, e a Finale Emilia, dove per precauzione è stato evacuato l'ospedale. Evacuati a scopo precauzionale i pazienti più gravi e i neonati anche dall'ospedale di Mirandola. Semre a Finale Emilia il campanile di una chiesa ha riportato danni. Nel Ferrarese sono stati segnalati numerosi crolli di edifici storici e case coloniche. Tanta paura ma nessun danno, invece, nel capoluogo felsineo, dove la gente è scesa in strada. «Questa notte in casa non torno più - ha raccontato una ragazza che si è radunata in piazza Maggiore insieme ad altre decine di persone - ho sentito una gran botta e sono corsa in terrazza, avevo paura di cadere».

Scuole chiuse lunedì a Ferrara. Domani, e fino alle verifiche strutturali dei tecnici, le scuole di ogni ordine e grado della provincia di Ferrara, epicentro insieme a quella di Modena del terremoto che ha colpito l'Emilia-Romagna, resteranno chiuse. Chiusi anche biblioteche e musei, sono state sospese tutte le manifestazioni culturali, sportive, cinema e teatro.

Monti torna dagli Usa: martedì lo stato di calamità naturale. «Tenuto conto del tragico evento di Brindisi e del terremoto in Emilia Romagna ho deciso di partecipare solo alla fase iniziale del vertice Nato e poi di partire per essere in Italia domani in mattinata»: così il premier Mario Monti ha annunciato il suo rientro anticipato in Italia dagli Usa. «Faremo subito tutto il necessario» ha detto Monti, che nella notte ha conferito al Prefetto Franco Gabrielli tutti i poteri necessari a coordinare i soccorsi e l'assistenza alle popolazioni colpite dal terremoto. Lo stato d'emergenza sarà formalizzato nel Consiglio dei Ministri previsto per martedì. Il Pontefice ha pregato per le vittime e il presidente Giorgio Napolitano ha espresso apprezzamento per i soccorsi. Il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani (continua a leggere).

I soccorsi. Il Capo Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, in Prefettura a Ferrara ha svolto un vertice sull'emergenza terremoto. È stato attivato, riferisce la Protezione civile, il volontariato regionale per fornire assistenza alla popolazione dei territori colpiti. «In questo momento la nostra priorità assoluta è che le persone possano passare la notte in condizioni accettabili», ha detto Gabrielli.

Aperti centri di accoglienza. Nel Modenese sono già stati allestiti centri di prima accoglienza per i cittadini le cui case potrebbero non essere agibili a Camposanto e Medolla. Entro sera saranno operativi centri anche a Finale, San Felice e Mirandola. Numerosi gli edifici pubblici e privati lesionati. È stato chiuso l'accesso al centro storico di Finale. Già evacuati l'ospedale e la casa protetta di Finale Emilia. In via precauzionale disposta anche quella dell'ospedale di Mirandola.

La solidarietà dalla altre regioni. Vasco Errani, presidente della Regione Emilia-Romagna, ha ricevuto oggerte di aiuto da Roma, dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, che invieranno aiuti. Arrivano anche volontari coordinati dalla protezione civile della Toscana, del Friuli Venezia Giulia, dell'Umbria. L'assessore alla Protezione Civile abruzzese, Gianfranco Giuliante, ha messo a disposizione ogni aiuto.

Circa duecento gli interventi richiesti al 118 di Modena e Ferrara. Evacuati i 35 pazienti dell'ospedale di Finale Emilia, tra cui una donna incinta, che è stata trasportata al policlinico modenese, mentre all'ospedale di Mirandola i pazienti sono stati fatti uscire dalle camere e sistemati in apposite strutture fuori dall'ospedale.

La Protezione Civile sta facendo verifiche su ponti ed edifici pubblici. Già decisa anche la chiusura delle scuola domani a Finale, S.Felice, Medolla, Camposanto e Mirandola. Interrotta la strada provinciale che attraversa San Possidonio; ed è stata disposta l'interruzione della linea ferroviaria Bologna-Verona per l'inclinamento della torre piezometrica di San Felice.

Ingenti i danni ai monumenti (foto)«I danni al patrimonio culturale, ad una prima ricognizione, risultano notevoli» dice il Ministero dei beni e delle attività culturali in una nota. (continua a leggere).

Scossa avvertita in Lombardia e Toscana. Oltre che in Emilia Romagna, la scossa è stata avvertita distintamente anche in Toscana, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Tanta la paura e le persone che si sono riversate in strada, specialmente nel centro di Bologna, come tante sono state le chiamate ai Vigili del fuoco, che non hanno al momento registrato particolari danni a persone o cose. La Regione Lombardia ha chiesto lo stato di calamità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA