Polverini: «Immoralità già prima di me
Non mi ricandiderò»

Manifesti apparsi a Roma
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Martedì 25 Settembre 2012, 10:10 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 03:05

ROMA - Renata Polverini parla il giorno dopo le dimissioni. Comportamenti immorali ai danni di questa Regione ci sono sempre stati. Non comportamenti con risvolti per forza giudiziari, ma morali ed etici - ha detto a SkyTg24 - Ostriche e champagne venivano gustate prima del mio arrivo. Quando sono arrivata qui ho ripristinato la consuetudine di mangiare in mensa». Intanto mentre Berlusconi smentisce che il partito sia allo sbaraglio, Alfano vede i vertici locali. Il Pd ipotizza dimissioni anche in Lombardia e chiede di approvare la legge anticorruzione. E si apre un fronte anche in Sicilia: la procura di Palermo ha aperto un'inchiesta sulle spese dei gruppi parlamentari nell'Assemblea regionale. A Roma intanto Alemanno pensa all'Election Day, mentre sui muri appaiono manifesti firmati Polverini con la scritta: «Questa gente la mando a casa io» (foto).

Polverini e le dimissioni. «Sull'attività del consiglio non posso aiutare i magistrati, non ho da dire ma la Procura di Roma ha la consapevolezza di come andare avanti».

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Polverini il giorno dopo

«Potevo sapere? È come dire che Monti sapeva di Lusi» ha aggiunto. «Questa giunta non ha avuto comportamenti immorali. Tutto si è consumato al Consiglio regionale. Noi deliberavamo 35 milioni per spese per il Consiglio che li assegnava a ciò che riteneva più giusto», ha detto.

«Non ho avuto sentore di come questi fondi venivano utilizzati, ma è storia che più volte abbia chiesto al presidente del Consiglio di operare una spending review. Ero cosciente che erano troppi soldi e per questo l'ho scritto al presidente dell'Aula».

«Questa giunta esce pulita» ha detto e alla domanda se si sente di uscire pulita da questa vicenda ha risposto: «Io non è che mi sento, sono pulita».

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«Non sono più interessata a governare il Lazio, la considero un'esperienza finita» ha fatto sapere.

«I magistrati che stanno indagando sullo scandalo della gestione dei fondi destinati al gruppo del Pdl al consiglio regionale del Lazio devono «andare avanti e fare chiarezza» E ribadendo di non sapere come i fondi destinati al consiglio regionale fossero utilizzati, ha ricordato di essere stata costretta a inviare al presidente del consiglio Regionale del Lazio Mario Abbruzese «lettere molto dure», chiedendo di operare una spendig review perché i fondi erano troppi.

«Ho sentito Silvio Berlusconi, mi ha sostenuto e mi ha detto di decidere ciò che ritenevo più giusto per me e l'onorabilità dell'istituzione».

Rapporti con l'Udc. «Assolutamente non ce l'ho con loro, anzi. Questa mattina li ho sentiti di nuovo e ci siamo dati appuntamento, oggi o domani, per decidere come andare avanti».

«Ho dormito bene». Così Polverini ai giornalisti uscendo di casa il giorno dopo le sue dimissioni per lo scandalo dei fondi Pdl. Poi mattinata di impegni in ufficio per espletare le funzioni ordinarie della sua carica con i suoi fedelissimi, l'assessore al bilancio Cetica, il segretario generale Ronghi e il capo di gabinetto Zoroddu. Uno dei primi a vederla Francesco Storace, leader de la Destra, che - ieri ha ricordato Polverini - «in questi giorni ha sofferto con me».

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