Lo scooter elettrico C Evolution della BMW durante la prova su strada

BMW C Evolution, il vento elettrico
spira anche sulle due ruote

di Antonino Pane
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BARCELLONA - Quando sei fermo al semaforo circondato da scooter tradizionali passi quasi inosservato. Quando arrivi per primo al successivo perché hai bruciato tutti, oltre agli sguardi deve fronteggiare anche le domande: “Ma è elettrico?”, “Incredibile!”.


Bmw C evolution, il primo maxiscooter premium al mondo spinto soltanto da un motore elettrico raffreddato a liquido. E spinto tanto. Pensate: la potenza nominale è di 11 kW (15 cavalli), la potenza di picco si eleva, invece, a 35 kW (47,5 cavalli). Il C evolution raggiunge una velocità massima di 120 km/h (limitata elettronicamente) consentendo così di realizzare dei valori di accelerazione che superano in parte quelli di maxi-scooter equipaggiati con motori tradizionali dalla cilindrata di 600 cc e più. E non basta. I tecnici della Bmw Motorrad, grazie alla stretta collaborazione con il centro sviluppo e ricerca della trazione elettrica applicata alle auto di Bmw, sono riusciti ad equipaggiare questo scooter con tre elementi agli ioni di litio identici a quelli utilizzati nella i3. Questo significa che C evolution percorre con una carica completa cento chilometri e, a batterie completamente scariche, il tempo di carica totale alla presa della corrente di casa è di solo 4 ore (meno di due euro il costo totale).

La guida. La confidenza del pilota con C evolution è immediata. Quella che aumenta, con i chilometri percorsi, è la meraviglia per le qualità di questo scooter. Alla silenziosità totale, al massimo rispetto per l’ambiente, si accoppia un piacere di guida esaltante. C evolution va che è un piacere. Sul percorso di prova ritagliato tra il centro di Barcellona e il Tibidabo, C evolution si è districato benissimo in ogni situazione. Agile, scattante, pronto in frenata. Lo stupore aumenta, poi, quando si comincia a salire. La spinta continua ad essere piena, compatta. All’uscita dei curvoni è sempre disponibile quel tanto di potenza in più che aumenta il grip sull’asfalto. E poi in autostrada, sorpassi completamente avvolti dal silenzio, velocità più che soddisfacente: ci sono voluti lunghi rettilinei senza traffico per ruotare al massimo la manopola dell’acceleratore.

Recupero energia. A migliorare il rendimento globale di C evolution, poi, c’è un dispositivo di recupero automatico dell’energia che per la prima volta è montato su un veicolo a due ruote. Il pilota ha la possibilità di selezionare con un semplice tasto a portata del pollice destro, anche in movimento, il suo mix preferito tra guida dinamica e risparmio di corrente. Nella modalità Road il dispositivo mette a disposizione il massimo della coppia in accelerazione; questa modalità garantisce il 50% di efficienza di recupero nella fase di rilascio e il pieno recupero nella fase di frenata. C’è poi la modalità Eco Pro. Selezionando questa opzione l’accelerazione è limitata ma viene utilizzata al massimo la capacità di recupero. Con Sail, invece, il sistema non recupera nella fase di rilascio: in pratica azzerando la rotazione della manopola C evolution avanza senza coppie frenanti. Infine Dynamic, la combinazione più utilizzata, quella che offre il massimo dell’accelerazione combinata con una elevata capacità di recupero.

La ciclistica. L’innovazione ha fatto passi in avanti straordinari anche da questo punto di vista. In pratica C evolution non dispone più di un telaio tradizionale in quanto la parte centrale, quella portante, è costituita dallo stesso involucro delle batterie, una struttura scatolata realizzata in alluminio pressofuso. I vantaggi sono evidentissimi: baricentro basso, ottima rigidità, perfetto equilibrio con la funzione ammortizzante affidata ad una forcella telescopica e a un monoammortizzatore posteriore montato sul lato sinistro. A completare l’assetto con il massimo della sicurezza il sistema Abs di serie e il limitatore di coppia Tca che soccorre in caso di slittamento della ruota posteriore sui fondi bagnati.

Sicurezza. Dicevamo dell’Abs di serie. Ma non basta. Su C evolution nulla è stato lasciato al caso per quanto riguarda la sicurezza. La coppia immediatamente disponibile alla ruota ha reso necessario un doppio consenso del pilota all’ovvio della marcia: lo scooter non parte, infatti, senza aver premuto una delle due leve dei freni e, contemporaneamente, premuto il pulsante start con il pollice della mano destra. Solo in questo caso e, dopo aver richiuso il cavalletto laterale, sul cruscotto a colori compare una freccia con la punta rivolta verso l’altro, è il segnale che si può partire. Stessa procedura per la retromarcia. Solo che questa volta il pulsante R posizionato sotto il pollice della mano sinistra va tenuto sempre premuto insieme alla rotazione dell’acceleratore. Lo scooter indietreggia lentamente e consente di evitare il ricorso alla forza quando il parcheggio è in pendenza. Anche in questo caso, naturalmente, va rimosso il cavalletto laterale che, quando aperto, aziona anche il freno di stazionamento. Il display raggruppa tutte le funzioni e, soprattutto, tiene sotto costante controllo l’autonomia restante. Funzionale anche l’indicatore del consumo istantaneo e del recupero di energia che aiuta il pilota a stabilire la migliore modalità di marcia. Il cavo per la ricarica, che termina con una banale spiana da 220 volt, è contenuto in uno sportello dello scudo anteriore. Sotto la sella del passeggero, invece, è disponibile un vano capace di contenere comodamente un casco.

Colore e prezzo. C evolution costa 15.750 euro chiavi in mano ed è già disponibile presso i concessionari Bmw Motorrad. Il colore è unico: bianco con la parte centrale verde fosforescente, è la parte che contiene le batterie.

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Lunedì 28 Luglio 2014 - Ultimo aggiornamento: 23-09-2014 14:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA