PARIGI - Raf Simons è sempre stato esplicito riguardo la provenienza della sua ispirazione: lo show della Collezione Primavera 2015 di Dior presentata a Parigi questa volta è stato permeato della passione del designer per David Bowie.
«È un camaleonte, capace di reinventare se stesso - ha detto Simons entusiasta -. Ma è anche la materializzazione di qualcos'altro: più che un uomo è un'idea». Simons è deciso a creare connessioni tra l'haute couture e il resto del mondo e tutto, in questa sfilata, lo dichiarava, dai materiali utilizzati per le silhouette alla grafica passando per le combinazioni di colori.
La collezione era uno splendido sforzo di stratificare tempo e spazio, immaginando il futuro visto dal passato, con una colonna sonora di brani che abbracciano gli anni fondamentali della carriera di un artista che ha sempre fatto esattamente questo con la sua musica.
La plastica è uno degli ingredienti improbabili di questa collezione couture, con gli stivali in vinile fino alla coscia, in versione stampata floreale verde a sormontare la guepière con pizzi e lustrini, a invadere il romanticismo dei saloni couture degli anni Cinquanta e lo sperimentalismo dei Sessanta.
Gli abiti e le gonne minuziosamente piegati con strisce ricamate, poi, sono di una leggerezza irresistibile.
Non c'erano in passerella le classiche sagome Bar, componenti genetiche di Dior, ma c'erano altri must della Maison: tute, maglie in jacquard maglia o seta ricamata.