FERMO - «I positivi che hanno partecipato al matrimonio del 25 luglio dichiarino i loro contatti e ci aiutino a rintracciarli». L’appello è del Dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 4. Il matrimonio in questione è quello che è stato celebrato, con rito civile, domenica scorsa, dal quale si sarebbe sviluppato un focolaio Covid. Circa 120 gli invitati alla cerimonia, proseguita con il banchetto in una villa a Cupra Marittima.
I protagonisti
La sposa è fermana.
Ma il tracciamento non è partito, perché l’Av 4 ha le mani legate. «Prima deve arrivare la comunicazione ufficiale dall’Asur del positivo e, attualmente, non è arrivata nessuna comunicazione», spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione, Giuseppe Ciarrocchi. In pratica, finché Roma non comunicherà la positività dello sposo e l’elenco dei contatti, il tracciamento non potrà partire.
Nel frattempo, l’Av 4 ha contattato l’omologa ascolana. Perché, a rischio, ci sarebbe anche il personale della villa. Adesso, ci sarà da capire cos’è andato storto e se tutti i partecipanti avevano il Green pass, obbligatorio per i ricevimenti dal 31 maggio. L’Av 4 ha cominciato a contattare tutti quelli che, giorno per giorno, compaiono sui suoi elenchi dei positivi. L’ultimo giro di chiamate è stato fatto ieri all’ora di pranzo.
La risposta
«Chiediamo se hanno partecipato al matrimonio del 25 luglio, ma finora hanno tutti risposto di no», fa sapere Ciarrocchi. Il sospetto è che non si voglia alzare un polverone. Ma il rischio che il focolaio s’allarghi è reale. Per questo, il Dipartimento di prevenzione lancia l’appello a chi ha partecipato alla cerimonia ed è stato contagiato, «per aiutarci a tracciare e contatti e, nell’eventualità, a trovare altri positivi».