Giulio Maira

Messaggi formativi/L’educazione alla bellezza per crescere i nostri ragazzi

di Giulio Maira
4 Minuti di Lettura
Lunedì 25 Settembre 2023, 00:12 - Ultimo aggiornamento: 22:24

Ragione ed emozioni: l’essenza del funzionamento della nostra mente, l’essenza stessa della nostra vita. Le emozioni colorano la nostra esistenza, la ragione ci guida con saggezza nelle decisioni. Le emozioni hanno lo scopo di orientarci nelle decisioni: la paura ci fa fuggire, il piacere ci attrae. Tutta la nostra vita si basa su questa scelta necessaria tra attrazione verso il bello e fuga da ciò che può farci male. Per questo, fin da piccoli bisogna spiegare la differenza tra il bene e il male, insegnare cos’è bello e cos’è giusto, perché spesso l’Homo sapiens sembra non saperlo.

 
In questi giorni i titoli dei giornali ci spingono nel mondo delle emozioni e ci fanno dubitare della nostra ragione. Ci parlano di cose che sono entrate prepotentemente nella nostra vita, stravolgendo i concetti di bellezza e di empatia. E mi riferisco ai tanti fatti di cronaca che coinvolgono molti giovani e che sono la spia di un disagio che si traduce in comportamenti talora al limite del codice penale. 


I giovani sono fragili, tendono a essere trasgressivi e talvolta pericolosi per sé e per la società. Tutto questo è conseguenza di una legge biologica che fa sì che il cervello degli adolescenti dipenda fortemente dalle emozioni e sia tendenzialmente sbilanciato verso il rischio e la ricerca di sensazioni forti. Per questo, in questi passaggi obbligati della vita, i giovani necessitano di un’attenzione particolare da parte di chi è preposto alla loro educazione. 
Purtroppo i dati ufficiali ci dicono che la diffusione di sostanze illecite e l’abuso di alcol tra i giovani è in costante aumento e gli organi di informazione ci parlano, quasi quotidianamente, di episodi di bullismo e di violenza, e stupri di gruppo, di sfide mortali istigate dal web. E’ evidente che il sistema educativo non sta dando i risultati attesi. Nelle famiglie, inoltre, vi è spesso troppa disinvoltura nell’accettare la mancanza di regole e spesso non si percepisce, o non si vuole percepire, la gravità di certi comportamenti. Viviamo un momento fluido in cui si gioca il futuro del nostro capitale umano più prezioso, che sono i giovani. 


Ma vi sono azioni che possono invertire questa tendenza? La mia risposta è sì, se interveniamo per tempo, perché, come sappiamo, è più facile, e meno costoso, prevenire che curare. 


Le neuroscienze ci dicono che nasciamo con un cervello ricchissimo di neuroni, sicuramente più di quanti ne abbiamo poi da adulti. Ci servono perché dobbiamo imparare tutto.


E per questo un bambino mostra una recettività e una creatività che sono molto più elevate degli adulti.

Purtroppo non utilizziamo come si dovrebbe questo regalo della natura ed allora, per una legge biologica per cui ciò che non si usa viene eliminato, milioni di neuroni e di sinapsi, durante lo sviluppo, vengono avviati a un programma di morte che si chiama apoptosi.


Questa straordinaria potenzialità dei giovani può, e deve, essere sfruttata per inculcare nelle loro menti, cominciando già dalla scuola primaria, importanti messaggi di formazione che permettano a bambini e bambine di acquisire abitudini salutari e comportamenti positivi per il loro benessere futuro e per quello della società intera.
Tra i messaggi formativi più importanti metto i seguenti: il rispetto per gli altri, per evitare il bullismo e rispettare le donne; l’attenzione alla salute e ai corretti stili vita, per inculcare il concetto che la prevenzione delle malattie è anche un dovere sociale; l’educazione al web, perché capiscano che è una tecnologia in grado di condizionare il loro pensiero; l’importanza del metodo scientifico, perché venga considerato l’unico mezzo per la progressione della conoscenza; la prevenzione all’uso delle droghe e di alcol, spiegando che non esiste una distinzione tra droghe leggere e pesanti, e che il vero divertimento non sta nello sballo ma nella bellezza che la vita è in grado di regalarci. 
Per questo l’insegnamento più importante è proprio l’educazione al bello. La scienza ci insegna che la bellezza fa bene, come una corretta alimentazione o un’attività fisica regolare. 


Lasciarsi trasportare dalle cadenze della musica o dalle forme di un’opera d’arte, riduce i livelli di cortisolo e libera sostanze che fanno bene alla mente, come l’ossitocina, “l’ormone dell’amore”; come se rimanere “stupiti” davanti a una cosa bella fosse un po’ come innamorarsi. 


Dobbiamo saper trasferire la magia della bellezza per sviluppare nei bambini un’intelligenza emotiva sana, che risponda a sani concetti culturali. Se si considera bella la vita non si va a cercare lo sballo. Se si è educati al male, sarà quello il futuro al quale si tende.


Anche se circondati da volgarità e violenze, anche se il brutto imperversa, noi dobbiamo sempre mirare alla bellezza.
Perché, come diceva Dostoevskij, anche nei momenti più bui la bellezza può salvarci. Perché L’amore e la bellezza sono l’esistenza stessa e a tutto si può rinunciare, ma non a esistere (S. Zecchi).

© RIPRODUZIONE RISERVATA