Spopola, si fa per dire, il video di Giuseppe Conte contro Carlo Calenda. Quello in cui il candidato premier 5 stelle assembla e monta con ritmo incalzante e immagini altisonanti tutti gli attacchi di Calenda a Matteo Renzi del tipo: “Non farò politica con Renzi perché il suo modo di fare politica mi fa ORRORE”, “Non mi alleo con Renzi, l’ho detto 6 MILIONI di volte”.
Poi il video contiano si conclude con l’immagine di Calenda che sul palco abbraccia Renzi a suggello dell’alleanza elettorale felicemente stipulata.
Il nemico Carlo come simbolo di contraddizioni, di politica non seria, di leader che dice una cosa e ne fa un’altra, di candidato che confonde e si confonde. Tutto giusto, magari. Se non fosse che Conte è quello che ha detto: “Orgoglioso di aver detto di no alle armi agli ucraini, soddisfatto che grazie alle armi agli ucraini è partita l’offensiva conto i russi”. Il no alle armi e il sì alle armi tutto insieme.
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