Rehn: instabilità politica frena la ripresa. L'abolizione dell'Imu preoccupa

Olli Rehn
2 Minuti di Lettura
Martedì 17 Settembre 2013, 12:57 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 08:58
ROMA - Nel caso dell'Italia, dove l'economia mostra ancora segni debolezza, l'incertezza politica frena gli investimenti e la ripresa che è molto necessaria». Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn, nel corso di un'audizione alla Commissione bilancio del Senato.



«Come la Ferrari, l'Italia incarna grande tradizione, stile e capacità tecnica, però per poter vincere bisogna avere un motore più competitivo ed essere sempre prontia cambiare e ad adeguarsi», ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, aggiungendo «spero che Raikkonen sia fonte di ispirazione per l'Italia» e augurandosi «che l'Italia guidi con entrambe le mani sul volante e rimanga fermamente in pista». «Mi congratulo - ha detto Rehn in apertura del suo intervento alla Commissione bilancio della Camera - con l'Italia per gli sforzi intrapresi e la riuscita del salvataggio della Costa Concordia».



Il provvedimento preso dall'Italia con l'abolizione dell'Imu «ha suscitato e suscita preoccupazioni, rispetto allo spostamento degli oneri fiscali dai fattori produttivi verso altri cespiti», ha poi affermato il commissario Ue agli Affari economici, spiegando che «sarà nostro dovere verificare la service tax». Rehn ha sottolineato che la Commissione europea «ha il dovere di chiedere correzioni» quando gli stati membri dell'Unione prendono decisioni non coerenti con gli impegni assunti a Bruxelles.



La decisione di abolire l'Imu sulla prima casa presa dal governo italiano «va in direzione opposta rispetto alle raccomandazioni del Consiglio Ue», che chiede di spostare la pressione fiscale dai fattori produttivi verso il patrimonio e il consumo, ha detto ancora il commissario Ue, aggiungendo però che «se configurata bene, la nuova service tax potrebbe, potrebbe, essere coerente con le raccomandazioni del consiglio».



«La procedura di deficit eccessivo per l'Italia è chiusa, ma l'Italia dovrà onorare, essere all'altezza degli impegni assunti», haproseguito Rehn, spiegando che in caso di un nuovo sforamento «dovrà riaprire la procedura disavanzo eccessivo: l'Italia ne è pienamente consapevole».



«La Spagna e l'Iralanda hanno ridotto il costo del lavoro e ora registrano un riequilibrio rispetto alla produttività. Italia e Francia invece non sono ancora riuscite veramente a realizzare questo equilibrio, necessario per sostenere la crescita», ha sostenuto ancora Rehn. «Nel 2008 abbiamo assistito a una divergenza marcata in Europa tra i cosiddetti paesi "core" e il resto. È vero che non si tratta di un problema tanto di competitività, ma di retribuzioni nominali collegate al disavanzo delle partite correnti che si è ampliato con l'indebolimento della posizione finanziaria netta». Per Rehn, «questo è il vero problema zona euro, questo grande, concreto squilibrio macro economico. Italia Francia e Finlandia hanno gradualmente perso una fetta di mercato sull'economia mondiale».



«Olli Rehn è preoccupato per l'abolizione dell'Imu in Italia? Noi siamo preoccupati che uno come lui abbia voce in capitolo in Europa». Lo dichiara Maurizio Gasparri, senatore Pdl e vicepresidente di Palazzo Madama, in replica a quanto affermato dal commissario Ue.