Ferrovie, Ntv attacca Rfi: sviluppo di Italo a rischio. La replica: noi terzi

Ferrovie, Ntv attacca Rfi: sviluppo di Italo a rischio. La replica: noi terzi
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Martedì 19 Marzo 2019, 18:04 - Ultimo aggiornamento: 19:35
Ntv, la società che gestisce i treni Italo, attacca Rfi, il gestore dell'infrastruttura ferroviaria italiana (Gruppo Fs): non sta agendo in maniera terza e indipendente, è l'accusa dell'operatore ferroviario privato che dal 2012 fa viaggiare i propri treni ad alta velocità sui binari italiani accanto a quelli dell'ex monopolista Fs. Il gestore ha infatti «inopinatamente e all'ultimo minuto» negato l'incremento di capacità chiesto da Italo da circa un anno, ha spiegato l'amministratore delegato di Italo Giambattista La Rocca: una decisione per la quale, ha avvertito, la società che fa concorrenza al Frecciarossa rischia ora di «essere esclusa dal mercato». «Al momento ci troviamo nella paradossale situazione per cui Italo», a causa delle scelte di Rfi, «non solo non riesce ad estendere il proprio network e a dar seguito agli ingenti investimenti messi in campo per accrescere la quantità e qualità del servizio Alta velocità, ma addirittura rischia di essere esclusa dal mercato», ha spiegato La Rocca in audizione alla commissione Lavori pubblici del Senato. «Ci vediamo costretti a evidenziare che Rfi non sempre agisce secondo principi di terzietà e indipendenza», ha insistito La Rocca. 

«Nonostante l'infrastruttura non possa essere dichiarata satura e nonostante fosse stata condivisa una soluzione con il gestore dell'infrastruttura che garantiva maggiore puntualità e regolarità di tutti i sistemi ferroviari, il gestore ha inopinatamente e all'ultimo minuto negato l'incremento di capacità richiesto da Italo da circa un anno mettendo quest'ultima nell'impossibilità di richiedere gli slot per l'anno prossimo e di far circolare 10 treni già acquistati», ha continuato La Rocca. «La situazione è ancora più grave per il fatto che, entro l'8 aprile prossimo le imprese devono fare richiesta delle tracce per il 2020 ed è evidente che al momento non siamo in grado di farlo», ha aggiunto La Rocca, aggiungendo che «per ristabilire le corrette regole del gioco abbiamo presentato una segnalazione all'Autorità di regolazione dei trasporti che ci aspettiamo richiami tutti i soggetti coinvolti alla corretta applicazione
della normativa vigente».

Questa di Rfi «è una decisione di venerdì e probabilmente l'amministratore delegato del gruppo Fs Battisti non è
informato. Anche perché lui è un sostenitore della concorrenza e quanto e più di noi ne conosce i benefici. Crediamo che neanche lui accetterà una decisione del genere», ha poi precisato La Rocca.

«L'ingresso di Italo nel mercato ferroviario ha indubbiamente portato benefici per tutti, per il gestore dell'infrastruttura a cui paghiamo il canone di accesso, ai lavoratori di Italo e ai viaggiatori che hanno visto duplicare l'offerta, aumentare la qualità dei servizi e dimezzare i prezzi. Quindi - ha concluso il manager di Italo - se ora veramente ci venisse negato di crescere ulteriormente, a rimetterci saranno tutti gli attori coinvolti, il mondo del lavoro, i fornitori, ma soprattutto i viaggiatori che non avranno la possibilità di scegliere il miglior offerente all'interno del mercato libero».

«Rfi conferma che le proprie scelte operative sono sempre improntate a valori di terzietà verso tutte le imprese ferroviarie», replica il gestore della rete ferroviaria, spiegando che «nelle scorse settimane, Rfi ha inviato a Trenitalia e Italo-Ntv, nel pieno rispetto dei principi di equità e non discriminazione, alcune proposte per i nuovi orari, contenenti tra l'altro misure per ridurre le interferenze di circolazione e migliorare così gli indici di puntualità, incrementando al contempo la capacità a disposizione delle imprese».

Rfi sottolinea ancora che «proprio per una questione di terzietà e per non creare evidenti situazioni di disparità, oltre che per rendere compatibili le richieste di capacità dei due operatori dal punto di vista tecnico, il Gestore dell'infrastruttura aveva specificato che tali misure potevano essere adottate solo se entrambe le imprese operanti sul sistema Av fossero state d'accordo». La società spiega inoltre che «le misure proposte sono state oggetto di interlocuzioni continue con Trenitalia e Italo-Ntv, per cercare di armonizzare le diverse richieste, ma non hanno trovato una sintesi con uno dei due operatori, che ha deciso di non accettarle». Per cui « Rfi non ha quindi potuto dare seguito alle soluzioni proposte in modo unilaterale». «Il Gestore ha fornito la più ampia disponibilità a proseguire le trattative per arrivare comunque a soluzioni - da adottare al cambio orario di dicembre 2019 - che potranno contribuire a migliorare le performance della rete e delle imprese», conclude Rfi nella sua nota.


 
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