Di sicuro c’è che sarà una corsa contro il tempo, anche se il traguardo potrà essere spostato ancora in avanti. Per il superbonus 110 per cento cambiano ancora le regole, ma la sterzata voluta dal governo Meloni ha un obiettivo piuttosto chiaro: ridurre l’impegno finanziario a carico del bilancio dello Stato e concentrare le risorse, per quanto possibile, sui redditi medio-bassi. Altrettanto definita è la volontà di non agire retroattivamente e quindi di mantenere l’agevolazione piena per chi già era in procinto di avviare i lavori.
Superbonus, Bonomi: «Spiegazioni di Giorgetti ci tranquillizzano»
Le pressioni
Al momento, in attesa del testo definitivo del decreto Aiuti Quater (atteso la prossima settimana) lo scadenzario per i condomini che puntano al 100 per cento resta quello indicato direttamente da Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di venerdì: la delibera condominiale dovrà risultare approvata prima dell’entrata in vigore del provvedimento (atteso in Gazzetta ufficiale più o meno a metà della prossima settimana) mentre entro il 25 novembre deve essere presentata la comunicazione (Cila) al Comune.
Le soluzioni
Rimane sul tavolo il problema dello sblocco dei crediti fiscali maturati con il superbonus e le altre agevolazioni: ovvero le somme relative ai lavori che le imprese non hanno ancora incassato, perché Poste e banche hanno esaurito la propria “capienza”. L’esecutivo, pur avendo chiarito che non c’è un diritto assoluto a sfruttare questo canale, sta cercando di trovare una soluzione per evitare una grave crisi di liquidità per le aziende. Ci sono alcune ipotesi in campo. La prima, proposta da Abi e Ance (banche e costruttori) prevede una misura straordinaria che consenta agli intermediari di aumentare la propria capacità di acquisto, compensando una parte dei debiti fiscali raccolti con gli F24 con i crediti da bonus edilizi ceduti dalle imprese. Va nella stessa direzione l’ipotesi di aumentare da 5 a 7 anni la relativa detrazione per le banche. Si ragiona anche sull’ipotesi di rendere ancora più facile la quarta cessione dei crediti, limitando ancora le responsabilità per chi acquista.