Safilo, i sindacati chiedono un incontro urgente al Mise: «L'impatto degli esuberi è devastante»

Lavoratore del gruppo Safilo
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Giovedì 12 Dicembre 2019, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 17:57
È allarme tra i lavoratori di Safilo dopo l’annuncio del nuovo piano industriale con 700 esuberi sui 2.600 lavoratori in Italia. I sindacati Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil hanno scritto al ministero dello Sviluppo economico chiedendo «un incontro urgente» sulla vertenza del gruppo dell’occhialeria che interessa le regioni del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia. Il dito è puntato contro i 250 tagli in Friuli, anche con la chiusura del sito produttivo n di Martignacco (Udine), dove si contano 235 dipendenti, per l’80% a donne con età media di 40 anni. Altri 50 esuberi sono individuati nello stabilimento di Padova e 400 nello stabilimento di Longarone (Belluno)».
Di qui la decisione di indire lo sciopero generale per venerdì 13 dicembre. «Dato il carattere nazionale della vertenza e visto l’elevato numero di esuberi, che avranno ricadute devastanti nei territori interessati, i sindacati ritengono necessario l’intervento del Mise», concludono. Dello stesso tenore la richiesta della Regione Friuli Venezia Giulia insieme alle associazioni di categoria. In due giorni il titolo Safilo ha perso a Piazza Affari quasi il 30% del suo valore dopo l’annuncio del piano che ha anche rivisto al ribasso le stime sui conti 2020, per via della scadenza della licenza Dior da parte di Lvmh
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