Niente stop alle trivellazioni. Ok al decreto Milleproroghe con sorpresa finale. Dopo il forte vento di protesta di operatori e buona parte della maggioranza, il governo ha fatto dietro-front rispetto al testo circolato nei giorni precedenti che prevedeva «il divieto su tutto il territorio nazionale del conferimento di nuovi permessi di prospezione o di ricerca ovvero di nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi». C’è invece la proroga del blocco degli sfratti in tutti i casi di morosità fino al 30 giugno 2021 ma con dei limiti. «La sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, anche a uso non abitativo – si legge nel provvedimento – è prorogata sino al 30 giugno 2021 limitatamente ai provvedimenti di rilascio adottati per mancato pagamento del canone alle scadenze e ai provvedimenti di rilascio conseguenti all’adozione del decreto di trasferimento di immobili pignorati e abitati dal debitore e dai suoi familiari».
«È una decisione da irresponsabili – ha protestato Confedilizia – fa carta straccia di decisioni di giudici dopo anni di contenzioso».
LA PATENTE
Novità per la patente, con il foglio rosa che durerà un anno anziché 6 mesi per tutti quelli che non sono ancora riusciti a fare l’esame di guida, e per i Covid Hotel, con le regioni che potranno prolungare i contratti a tutto il 2021. Il trasporto aereo avrà aiuti anche per i danni del 2021, e Alitalia disporrà di sei in mesi in più per restituire il prestito da 400 milioni concesso a fine 2019. Autostrade: i piani economico-finanziari, cui sono legati gli adeguamenti delle tariffe di pedaggio (sia in aumento che in calo), potranno essere perfezionati fino a fine luglio 2021. Quindi alla fine di quest’anno non ci saranno aumenti al casello in attesa dei piani. Attualmente, sono scaduti per 18 società, compresa Aspi che ha fatto passi avanti, anche se l’iter non è ancora completato. Intanto il governo ha incassato la fiducia sulla manovra alla Camera. Il voto finale di Montecitorio è atteso domenica 27. Poi la parola passerà al Senato che avrà tre giorni per dare il via libera definitivo alla legge di Bilancio.