"Come liberi professionisti a cui lo Stato chiede attività di controllo e presidio, gravandoci di stringenti responsabilità anche penali – prosegue Miani - restiamo francamente sconcertati da un approccio enfatico che lascia intendere che fino a oggi queste responsabilità non ci fossero. Come cittadini e contribuenti, manifestiamo invece preoccupazione, perché non è certo con norme inutili a uso e consumo di titolo di giornale che si possono trovare i 7 miliardi che attualmente mancano all'appello nella NADEF. Restiamo come sempre a disposizione delle istituzioni e della politica – conclude Miani - ma chiediamo rispetto".
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