Lo si legge nella nuova ricerca della Fondazione studi dei consulenti del lavoro "Salute e sicurezza sul lavoro nella pandemia: nuovi rischi e prospettive di evoluzione dei modelli di gestione", che sarà illustrata domani, 20 maggio 2021, durante il Forum annuale della sicurezza sul lavoro della categoria professionale.
L'indagine mette pure in risalto come, stando in casa, "il 48,3% degli smart workers già lamenta disturbi e problemi fisici legati all'inadeguatezza delle postazioni domestiche; problematiche a cui si aggiungono elementi di possibile disagio dell'attività da remoto come l'aumento dello stress, collegato ai tempi di lavoro dilatati e dall'ansia da prestazione (49,7%), dall'indebolimento delle relazioni aziendali (49,7%), dalla paura di marginalizzazione (47%) e dalla disaffezione verso il lavoro (39,9%)".
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