Johnson ha però aggiunto che il Protocollo deve assicurare anche l'apertura del confine interno "est-ovest" fra Ulster e resto del Regno Unito. Il premier britannico ha comunque difeso le decisioni del suo governo definendole "misure tecniche e temporanee di buon
senso" introdotte per salvaguardare la libertà di transito interno fra Ulster e Gran Bretagna in attesa di una soluzione definitiva. Difesa che è stata ribadita anche da un portavoce di Downing Street che ha sottolineato che le decisioni britanniche sono "legali e rientrano in una forma di attuazione graduale e in buona fede del Protocollo".
"Misure operative di basso profilo come queste hanno molti precedenti e sono comuni nelle fasi iniziali di applicazione dei maggiori trattati internazionali", ha aggiunto, sottolineando che si tratta di "normali procedure" e non di "qualcosa meritevole di un'azione legale".
© RIPRODUZIONE RISERVATA