Secondo il Wall Street Journal gli Stati Uniti hanno mantenuto segrete queste informazioni fino alla fine del 2019: poi, le hanno condivise con alcuni alleati, tra cui Germania e Regno Unito. La legge prevede le "back doors" per permettere alle forze dell'ordine di avere accesso alle reti; accesso invece vietato alle aziende costruttrici. Secondo Washington, Huawei avrebbe mantenuto la capacità di accedere alle reti all'insaputa degli operatori. «Abbiamo le prove che Huawei ha la capacità segreta di accedere a informazioni sensibili e personali nei sistemi che vende in tutto il mondo», ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale.
Nessun dettaglio sulle accuse dagli Stati Uniti, se non che Huawei avrebbe usato questi accessi vietati già nel 2009, con le reti 4G. La società cinese respinge al mittente: «Non abbiamo mai e non faremo mai niente che possa compromettere o mettere in pericolo la sicurezza delle reti e dei dati dei nostri clienti».
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