Se il trend di crescita degli impegni dei fondi europei della programmazione 2014-2020 «restasse nell'ordine degli incrementi percentuali a una cifra, per buona parte» dei programmi operativi nazionali e regionali «potrebbe esserci il rischio di non riuscire ad assumere tutti gli impegni entro la fine del 2020, termine ultimo utile» ha detto .
Coppola durante l'audizione. «Dopo un avvio e una prima fase che hanno incontrato molti ritardi e difficoltà, nell'ultimo anno si è osservata una certa accelerazione, sia sul fronte degli impegni che su quello dei pagamenti», ricostruisce una memoria, che ha consentito «di uscire quasi indenni dallo scoglio del primo disimpegno automatico della fine del 2018». A fine 2018, su un totale programmato di 53,3 miliardi, si registravano impegni per 23 miliardi e pagamenti per 10,7. Tali importi, al 31 ottobre 2019, sono diventati rispettivamente 28,9 miliardi (il 54,3% del programmato) e 14,3 miliardi (il 26,9%).
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