Per cui, ribadisce, "il tema è che l'Italia deve farsi rispettare", perchè "non era mai capitato che una multinazionale firmasse un contratto, non un accordo, di cessione dello stabilimento in cui si impegnava a prendere 10.500 persone, e dopo neanche un anno ne manda a casa la metà".
BOCCIA: IN CDM "IL CANTIERE PER TARANTO" - Intanto, in una intervista rilasciata a La Repubblica, il Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia ha annunciato che "nel prossimo Consiglio dei Ministri il Premier presenterà all'ordine del giorno "il cantiere Taranto". Un intervento sull'area con progetti che avranno una ricaduta economica, sociale e ambientale. Si riuniranno stakeholders, associazioni, istituzioni locali e si metteranno in campo progetti concreti per costruire il futuro di Taranto". "È bene che Arcelor Mittal lo capisca: in Italia gli impegni contrattuali si rispettano - ha proseguito Boccia - sottolineando che "non si possono fare ricatti sulla pelle dei lavoratori. Siamo pronti a reinserire lo scudo, scrivendolo per bene. Ma devono rinunciare ai 5 mila esuberi. Ci può essere anche uno sconto sull' affitto, ma solo se Arcelor si impegna a nuovi investimenti. Solo così la partita si può riaprire".
I sindacati intanto restano alla finestra. "Ho l' impressione che vivremo presto un altro autunno caldo", dice Annamaria Furlan, Segretaria della Cisl.
Nella giornata di domani, martedì 12 novembre, il Premier Conte dovrebbe incontrare i vertici dell'azienda Lakshmi e Aditya Mittal ma la trattativa resta appesa a un filo.
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