EssilorLuxottica annuncia avvio piano buyback

EssilorLuxottica annuncia avvio piano buyback
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Martedì 17 Marzo 2020, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 20:01
L'emergenza sanitaria ha attaccato anche le Borse mondiali e la capitalizzazione di molti grandi gruppi è scesa ai minimi del decennio. Per ridare fiducia, qualcuno ha pensato di muoversi comprando azioni proprie: a varare un piano ad hoc ci ha pensato EssilorLuxottica, che potrà fare un 'buy back' fino a tre milioni di titoli che, alle attuali quotazioni, può valere circa 300 milioni di euro. Nei giorni scorsi anche Generali, Saipem e Recordati hanno annunciato piani di riacquisto titoli.

Nell'annunciare il piano, il gigante delle lenti e delle montature spiega che la mossa «riflette la fiducia della società nella sua capacità di creare valore e nelle sue prospettive di lungo periodo». Per attuare il programma, il gruppo ha dato mandato a un intermediario specializzato per un acquisto da effettuare «a seconda delle condizioni di mercato» nel periodo che va «fino alla data ultima del 27 maggio».

Dall'inizio dei crolli delle Borse da Coronavirus, EssilorLuxottica ha perso circa il 33%, dopo aver superato, anche poco prima dell'emergenza, i massimi storici oltre la soglia dei 140 euro. A Parigi il gruppo, del quale Leonardo Del Vecchio è ampiamente il primo azionista, ha chiuso la seduta successiva all'annuncio del piano in rialzo di un punto percentuale, facendo meno bene del listino generale, ma il programma non è nato per rilanciare immediatamente il titolo. Piuttosto per dare un segnale, come quello secondo il quale le azioni acquisite sono destinate «a essere assegnate o trasferite ai dipendenti e ai dirigenti di EssilorLuxottica e di società controllate, in particolare nel contesto di piani di compartecipazione agli utili, bonus e premi di performance, piani di stock option e di azionariato diffuso dei dipendenti».

In generale in Borsa al rischio calo della fiducia si intreccia quello di possibili scalate dall'estero, specie per le big italiane, scese a prezzi e capitalizzazioni molto appetibili.
In questo quadro si inserisce l'intervento del presidente del Copasir, Raffaele Volpi, secondo il quale «gli strumenti di dissuasione e deterrenza avverso azioni aggressive alle nostre aziende strategiche nazionali devono nell'immediato rientrare nelle riflessioni del governo e del presidente del Consiglio» con «opzioni che possano comprendere l'intervento di capitalizzazione, investimenti azionari, fino a giungere a capacità di controllo diretto», conclude il presidente del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti.
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