A incidere sul tasso di mortalità registrato nei diversi Paesi è la percentuale di vaccinati. In Indonesia, dove attualmente si contano 35mila casi al giorno e solo il il 18% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino, il numero di decessi continua a crescere: 1.700 al giorno negli ultimi 7 giorni, l'8% in più rispetto alla settimana precedente. Nel Regno Unito, dove fino a poche settimane fa venivano rilevati fino a 47mila casi ogni giorno e il 69% dei cittadini ha ricevuto almeno una dose del vaccino, si registrano poco più di 80 decessi al giorno, un livello molto basso rispetto ai record raggiunti nel Paese che a gennaio segnalava fino a 1.250 morti giornaliere.
Negli Stati Uniti, il Paese che attualmente registra il maggior numero di nuovi casi giornalieri, dove la percentuale di vaccinati con una dose è del 58%, i contagi sono cresciuti di oltre l'820% da fine giugno (attualmente 94mila al giorno), mentre il numero di nuovi decessi è aumentato di circa il 105%, dai 210 di inizio luglio ai 430 attuali. Le autorità sanitarie statunitensi stimano che le persone vaccinate hanno 25 volte meno probabilità di essere ricoverate in ospedale o morire di Covid-19. In tale scenario gli Usa, i cui confini rimangono chiusi a molti viaggiatori stranieri compresi gli europei, stanno valutando di aprire l'accesso al proprio territorio alle persone completamente vaccinate. Washington – secondo quanto ha reso noto un funzionario della Casa Bianca citato dall'Afp – sta sviluppando un "approccio graduale che prevede, con limitate eccezioni, la completa immunizzazione di tutti i cittadini stranieri che arrivano negli Stati Uniti". I gruppi di lavoro dedicati a questo tema – ha detto il funzionario – "stanno sviluppando una politica per essere pronti, quando sarà il momento, a muoversi verso questo nuovo sistema".
Al momento, i viaggiatori provenienti dall'Europa, dall'India, dal Brasile o dalla Cina non possono entrare negli Stati Uniti, se non per specifici motivi di reale urgenza. Mentre i Paesi dell'Unione Europea hanno deciso di riaprire le proprie frontiere agli americani, purché vaccinati contro il Covid-19 o in possesso di un test negativo, i viaggiatori provenienti dall'area Schengen, dal Regno Unito e dall'Irlanda non sono possono entrare negli Stati Uniti dal mese di marzo 2020.
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