Coronavirus, il Consiglio europeo: potenziare il ruolo della Bei per fronteggiare l'emergenza

Coronavirus, il Consiglio europeo: potenziare il ruolo della Bei per fronteggiare l'emergenza
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Venerdì 27 Marzo 2020, 16:48 - Ultimo aggiornamento: 17:48

L'Europa cerca di reagire all'emergenza coronavirus e di superare la spaccatura fra paesi del Nord e del Sud Europa. «La pandemia di Covid-19 costituisce una sfida senza precedenti» si legge in una dichiarazione comune dei membri del Consiglio europeo e per questo «esige un'azione urgente, risoluta e globale a livello sia di Ue che nazionale, regionale e locale. Adotteremo tutte le misure necessarie per proteggere i nostri cittadini e superare la crisi, preservando nel contempo i valori e lo stile di vita europei». Il Consiglio europeo si impegna quindi a fare «quanto necessario per superare la crisi» e chiede di potenziare il ruolo della Bei nel contrasto all'emergenza. Una proposta, questa di puntare sulla Banca europea per gli investimenti per emettere titoli di debito pubbico europei per contrastare gli effetti della pandemia, che è sostenuta anche dal governo italiano.

Nel documento dell'organismo che riunisce i capi di Stato o di governo dei 27 Stati membri dell'Unione, il presidente del Consiglio Ue e il presidente della Commissione, dopo una serie di capitoli dedicati agli sforzi per limitare la diffusione del virus e alla fornitura di attrezzature mediche, ci sono una serie di impegni dedicati alla promozione della ricerca scientifica e soprattutto a come affrontare le conseguenze socioeconomiche dello choc provocato dalle misure per contenere il contagio. «Gli Stati membri hanno bisogno di flessibilità per fare tutto ciò che è necessario», si afferma ancora nel documento confermando la sospensione del Patto di stabilità, di cui viene invocata la clausola di salvaguardia generale prevista in casi di emergenza.

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«La proposta della Commissione relativa a un'iniziativa di investimento in risposta al coronavirus prevede di destinare 37 miliardi di euro agli investimenti nel quadro della politica di coesione per far fronte alle conseguenze della crisi», continua il documento. Con la proposta di modifica del Fondo di solidarietà dell'Ue, quest'ultimo potrà essere utilizzato anche per emergenze di sanità pubblica come l'epidemia di Covid-19. Il Consiglio auspica quindi «rapida adozione di tali proposte» e apprezza la «disponibilità della Commissione ad aumentare ulteriormente flessibilità ed effetto leva nel ricorso agli strumenti dell'Ue».

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Il Consiglio europeo elogia poi il contributo della Bei «alla mobilitazione di risorse per garanzie bancarie e investimenti a favore delle imprese europee, in particolare le piccole e medie imprese, anche attraverso il ricorso al bilancio dell'Ue. Invitiamo i ministri delle Finanze a valutare senza indugio possibilità di potenziare globalmente la risposta del gruppo Bei al coronavirus», afferma ancora la risoluzione comune.

Il Consiglio europeo inoltre accoglie «con favore gli orientamenti della Commissione sul controllo degli investimenti esteri diretti» e invita «gli Stati membri ad adottare tutte le misure necessarie a proteggere gli asset e le tecnologie strategici dagli investimenti esteri che potrebbero minacciare legittimi obiettivi di politica pubblica. Ciò contribuirà all'autonomia strategica dell'Ue durante e dopo la crisi», afferma ancora il documento.

«Attualmente l'urgenza è quella di combattere la pandemia di coronavirus e le sue conseguenze immediate - conclude il documento -. Dovremmo tuttavia iniziare a preparare le misure necessarie per tornare al normale funzionamento delle nostre società ed economie e a una crescita sostenibile, integrando, tra l'altro, la transizione verde e la trasformazione digitale e traendo dalla crisi tutti gli insegnamenti possibili. Ciò richiederà una strategia di uscita coordinata, un piano di rilancio globale e investimenti senza precedenti». 

 

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