Il numero uno di Acquirente Unico ha suggerito la possibilità di "ragionare su un impiego più efficace delle risorse destinate al bonus sociale, cui si aggiungono quelle stanziate dal decreto in esame", risorse che "potrebbero essere erogate ai destinatari, piuttosto che in forma di sussidio, tramite misure più mirate, volte a investimenti in efficienza e ad incentivo di comportamenti più responsabili". Bubbico ha evidenziato che il PUN (Prezzo Unico Nazionale) è aumentato di quasi il 70% nell'ultimo trimestre, un dato che evidenzia ancor di più "la necessità di poter disporre di uno strumento di tutela per i soggetti più deboli, così come peraltro richiesto dalla direttiva comunitaria 2019/944: strumento realizzabile attraverso un operatore pubblico capace di muoversi secondo le regole di mercato ma cogliendone le migliori opportunità".
"Per spingere sulle rinnovabili, come è necessario e doveroso (anche a fronte degli impegni assunti a livello internazionale), è necessario reingegnerizzare l'intero sistema – ha proseguito Bubbico –. Significa realizzare una svolta non solo ecologica, ma anche digitale, perché è attraverso il governo del sistema e la gestione ottimizzata dei dati che è possibile realizzare obiettivi in grado di limitare i costi aggiuntivi che l'attuale viscosità del sistema rende inevitabili". "Quel che occorre per prendere decisioni informate e comporre strategie vincenti – ha sottolineato – è una base dati completa, coerente, logicamente organizzata e non segmentata. Una parte di questa base dati è certamente quella presente nel Sistema Informativo Integrato di Acquirente Unico".
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