Caltagirone, corrono i profitti: dividendo di 0,25 euro (+67%). Il cda approva il bilancio 2023 con utili pari a 261,6 milioni in aumento del 20,3%

Anche la redditività è fotografata in decisa crescita: il margine operativo lordo dell’anno sale del 23,2%

Caltagirone, corrono i profitti: dividendo di 0,25 euro (+67%). Il cda approva il bilancio 2023 con utili pari a 261,6 milioni in aumento del 20,3%
di Roberta Amoruso
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Mercoledì 13 Marzo 2024, 00:21 - Ultimo aggiornamento: 10:25

Si è chiuso con un risultato netto pari a 261,6 milioni di euro, in aumento del 20,3%, il 2023 del Gruppo Caltagirone, che opera nei settori del cemento, dell’editoria, dei grandi lavori, nel comparto immobiliare e in quello finanziario. Mentre il risultato di competenza del Gruppo è fotografato a quota 131,1 milioni, in aumento del 17,8% rispetto al 2022 (pari a 111,3 milioni).

Caltagirone Editore chiude il bilancio 2023 con 16,2 milioni di utile

Lo stesso consiglio di amministrazione della Caltagirone spa, presieduto da Francesco Gaetano Caltagirone, che ha approvato ieri il progetto di bilancio, ha anche deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo pari a 0,25 euro.

Si tratta di una cedola in aumento del 67% rispetto all’esercizio precedente che sarà posta in pagamento il 22 maggio. Di qui la crescita del titolo ieri in Borsa (+3,1%) a quota 4,33 euro.


Nel dettaglio, i ricavi operativi del 2023 si sono attestati a 1,99 miliardi di euro, in linea con l’esercizio precedente. Per il resto, la Posizione finanziaria netta, pari a 237,9 milioni di euro (rispetto al saldo negativo per 43,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022), è in miglioramento di 280,9 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente «principalmente per effetto del flusso di cassa operativo positivo del gruppo Cementir e del gruppo Vianini Lavori», ha precisato la società.


Il Patrimonio netto complessivo si è assestato a quota 2,788 miliardi (contro i 2,543 miliardi del 2022) di cui 1,532 miliardi di euro di competenza del Gruppo. L’incremento, ha spiegato una nota, è da ricondurre «principalmente al risultato positivo registrato nell’esercizio, alla variazione positiva nella valutazione al fair value delle partecipazioni azionarie detenute dal Gruppo e dall’applicazione del principio contabile IAS 29, al netto dell’adeguamento cambi dei patrimoni netti delle società estere e dei dividendi distribuiti».


LE PREVISIONI

In decisa crescita anche la redditività. Il margine operativo lordo è stato positivo per 430,5 milioni di euro (349,3 milioni di euro nel precedente esercizio) con un incremento del 23,2% conseguente al miglioramento della redditività nei settori del cemento e dei grandi lavori. Il risultato operativo, al netto di ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni per 162 milioni di euro (151,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022) è stato positivo per 268,5 milioni di euro (a fronte dei 197,8 milioni di euro nel 2022). 


Passando alle prospettive, nel settore del cemento, il Gruppo Cementir Holding prevede di raggiungere risultati superiori rispetto al 2023 sia in termini di ricavi che di disponibilità finanziaria. Nel comparto dell’editoria, invece, il Gruppo Caltagirone Editore «proseguirà le iniziative di valorizzazione delle versioni multimediali e di miglioramento delle attività internet finalizzate ad incrementare i nuovi flussi di pubblicità e ad acquisire nuovi lettori. Il Gruppo continuerà inoltre ad attuare misure volte al contenimento di tutti i costi di natura discrezionale e alla riduzione strutturale dei costi diretti e operativi». Nel settore dei grandi lavori, invece, «il Gruppo Vianini Lavori, compatibilmente con l’andamento della domanda, proseguirà nell’attività di partecipazione a gare con l’obiettivo di stabilizzare la crescita del fatturato avendo cura di preservare la diversificazione del portafoglio ed assicurare l’adeguata marginalità delle commesse acquisite. Infine, nel settore della locazione immobiliare, il Gruppo Vianini persegue l’obiettivo di razionalizzare il portafoglio dismettendo gli asset non strategici e consolidando il volume dei clienti esistenti.
 

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