Sensibili riduzioni si sono registrate anche in altri settori economici particolarmente esposti. Tra il 2014 e il 2018, le rapine in banca si sono ridotte di oltre due terzi (-67%). Quelle nelle farmacie e ai distributori di carburante si sono quasi dimezzate (rispettivamente -46% e -45%). Le rapine negli uffici postali e negli esercizi commerciali si sono ridotte di circa un terzo. Nelle tabaccherie sono diminuite del 24%.
«La sicurezza passa anche attraverso il coinvolgimento attivo del mondo imprenditoriale, lo dimostrano i risultati ottenuti e quelli che ci aspettiamo», ha commentato il vice direttore generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Rizzi.
«Per il settore bancario – ha aggiunto il vice direttore generale dell’Abi Gianfranco Torriero - la sicurezza di cittadini e dipendenti è una priorità fondamentale che vede le banche costantemente impegnate su più fronti. Quello degli investimenti, per perfezionare e potenziare le misure di protezione; quello della formazione, per fornire tutte le informazioni utili a personale e clientela. Ma soprattutto quello della collaborazione e del dialogo con le Forze dell’Ordine, per dare il proprio contributo e garantire una sicurezza sempre maggiore, non solo allo sportello».
Il rapporto è stato realizzato nell’ambito dell’Osservatorio Intersettoriale avviato da OSSIF - il Centro di Ricerca ABI sulla Sicurezza Anticrimine - insieme a specialisti del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, con la partecipazione di Assovalori, Confcommercio–Imprese per l’Italia, Federazione Italiana Tabaccai, Federdistribuzione, Federfarma, Poste Italiane e Unione Petrolifera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA